La consociazione romagnola e gli arresti
di Villa Ruffi. Lettere di Aurelio Saffi ad Alberto Mario con
aggiunta di note e documenti, Forlì, Dalla tip. sociale
democratica, 1875
BCABo, 34. F. 532
Il 2 agosto del 1874 a Villa Ruffi, presso
Rimini, vengono arrestati ventotto dirigenti repubblicani, tra
cui Aurelio Saffi, Eugenio Valzania e Alessandro Fortis, con l'accusa
di essersi là riuniti per decidere una possibile iniziativa
rivoluzionaria proprio in coincidenza o in accordo con quella
che i seguaci di Bakunin stavano preparando su impulso di Costa,
Cafiero e Malatesta. Tutti i convenuti e lo stesso Saffi vengono
tenuti in detenzione per alcuni mesi a Perugia, per poi essere
prosciolti.
Nelle lettere raccolte in questa opera, Aurelio Saffi nega che
al convegno del 2 agosto avesse partecipato alcun internazionalista
e afferma che i repubblicani considerano inopportuno e dannoso
qualsiasi moto internazionale, in quanto contrario alle loro idee
nazionaliste e patriottiche.
L'esemplare esposto presenta una dedica manoscritta di Federico
Comandini all'avvocato Aristide Venturini di Bologna, uno dei
difensori di Andrea Costa al processo del 1876.