Testata de «Il Resto del Carlino»
Augusto Majani disegnò le testate del quotidiano bolognese dal
1887 al 1919.
Il vivo successo ottenuto dal settimanale
«Ehi! ch'al scusa» fece nascere l'idea al neo dottore
in legge, Cesare Chiusoli, di tentare un quotidiano di nuovo genere,
un notiziario cioè un po' serio e un po' faceto, di piccolo formato
e di minimo prezzo, sul tipo di quello che da qualche tempo si
pubblicava a Firenze col titolo di Il resto al sigaro, perché,
costando due centesimi, veniva dato dai tabaccai come resto per
un sigaro che ne costava otto. [...] Ricordo i locali di redazione
– un solo camerone a pian terreno, poco illuminato da due finestre
che davano in uno stretto vicolo e munito di grosse inferriate
sì da assomigliare a quelle di un carcere. [...] Cercai subito
(nel 1898 n.d.C.) in città una occupazione stabile che mi assicurasse
l'indispensabile. [...] Per fortuna, siccome ero già conosciuto
come illustratore di giornali e di libri e come pratico di tecnica
tipografica, fui accettato come collaboratore artistico nello
stabilimento del Resto del Carlino.
Testo tratto da: AUGUSTO MAJANI, Ricordi fra due secoli,
Milano, Academia, 1950