L'infinito. Gli autografi di Giacomo Leopardi
da Visso a Bologna
21 dicembre 2016 - 28 febbraio 2017,
Biblioteca dell'Archiginnasio
L'iniziativa nasce dalla proposta fatta nell'estate 2016 da Giuliano
Pazzaglini, sindaco di Visso e subito accolta dal sindaco di Bologna
Virginio Merola e dall’assessore alla Cultura Bruna Gambarelli,
anche al fine di promuovere la conoscenza del territorio e del
patrimonio culturale di Visso, comune marchigiano particolarmente
colpito dal terremoto del 24 agosto dello stesso anno e nuovamente
al centro dei gravi eventi sismici che si sono ripetuti nei mesi
successivi.
L'insieme degli autografi comprende sei Idilli (L’Infinito,
La sera del giorno festivo, Lo spavento notturno, La Ricordanza
poi Alla Luna, Il Sogno, La Vita Solitaria), cinque Sonetti
in persona di ser Pecora, L'Epistola al Conte Carlo Pepoli,
La «Prefazione al Petrarca» con le relative correzioni, quattordici
«Lettere» indirizzate all’editore milanese Antonio Fortunato
Stella tra il 1825 ed il 1831.
Si tratta di fogli collegati almeno in parte all’edizione bolognese
del 1826, Versi del conte Giacomo Leopardi, Bologna,
dalla Stamperia delle Muse, 1826, di cui un prezioso esemplare
è conservato nella Biblioteca dell'Archiginnasio.