«Lettere», 1825-1831, manoscritto autografo
di Giacomo Leopardi, cc. 17 (Comune di Visso); ivi, Lettera di
Giacomo Leopardi a Luigi Stella, figlio dell'editore milanese
Antonio Fortunato Stella, Bologna, 13 gennaio 1826, c. 4
I rapporti fra Giacomo Leopardi (1798-1837) e l'editore milanese
Antonio Fortunato Stella si avviarono fin dai primissimi anni
di attività del poeta, quando era appena diciottenne. Risale al
1816 la pubblicazione, all'interno del periodico «Lo Spettatore»,
edito per l'appunto da Stella, di
La guerra dei topi e delle
rane, una delle prime prove di Leopardi come traduttore dal
greco. Nell'anno successivo, nel 1817, Stella pubblicò un'altra
traduzione dal greco del Nostro, l'
Inno a Nettuno d'incerto
autore nuovamente scoperto. Ma fu soprattutto negli anni
1825-1828 che la collaborazione di Leopardi con l'editore Stella
si intensificò, con la pubblicazione a dispense delle
Rime
di Francesco Petrarca nel 1826, delle
Operette morali
nel 1826 e nel 1827, e della
Crestomazia italiana poetica
nel 1828. Risalgono a questi anni di intensa collaborazione, fra
il 1825 e il 1831, le quattordici lettere autografe, di cui molte
spedite da Bologna.
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