Versi del Conte Giacomo Leopardi, 1826
Nella sua edizione del 1826, per i tipi
della Stamperia delle Muse di Bologna, L'Infinito è il
primo dei sei Idilli con cui si aprono i Versi del
conte Giacomo Leopardi. Oltre a L'Infinito e a La
sera del giorno festivo, sono pubblicati La Ricordanza,
Il sogno, Lo spavento notturno e La vita solitaria.
Fu il manoscritto di Visso ad essere utilizzato sia per la pubblicazione
sul periodico milanese sia per l'edizione bolognese, poiché, al
contrario dell'autografo napoletano, restituisce l'ordine esatto
con cui gli Idilli vennero pubblicati. Seguono due Elegie,
cinque Sonetti in persona di Ser Pecora Fiorentino Beccaio
ed infine l'Epistola al conte Carlo Pepoli.