Laura Bassi e le carte di famiglia nelle raccolte dell'Archiginnasio

Biblioteca dell'Archiginnasio, 21 marzo - 22 giugno 2013
Mostra documentaria a cura di Patrizia Busi e Anna Manfron; con la collaborazione di Paola Giovetti


Litters, Johann Jakob Haid, Ritratto inciso di Laura Bassi [1745?] (Biblioteca dell'Archiginnasio, GDS, Collezione dei ritratti, 5.30.7)

A conclusione del progetto di digitalizzazione e messa in rete dell’intero fondo documentario Laura Bassi dell’Archiginnasio, la mostra riunisce per la prima volta i pezzi più importanti per la ricostruzione dell’ambiente familiare, cittadino, universitario e della ricerca scientifica nel quale Laura Bassi visse e raggiunse fama e grande celebrità.

Il percorso della mostra si apre con documenti inediti, relativi alla famiglia della scienziata originaria di Scandiano e trasferita a Bologna per gestire una farmacia in via San Felice già a metà del Seicento, e prosegue con carte della famiglia di Giuseppe Veratti, il medico che sposò Laura nel 1738 e lavorò costantemente al suo fianco, sia in ambito accademico sia nel laboratorio scientifico, che avevano allestito nella loro casa. Al centro del percorso, le testimonianze più importanti relative alla prima disputa filosofica tenuta in pubblico, alla laurea e alla nomina a professore dell’Università: le miniature delle Insignia conservate all’Archivio di Stato che ‘fotografano’ gli eventi, la medaglia in argento che le fu dedicata e che è stata prestata dal Museo Civico Archeologico, il rarissimo biglietto d’invito per assistere alla sua prima lezione in Archiginnasio.

L'esposizione termina con documenti che ci parlano della vita e del destino dei quattro figli maschi di Laura Bassi, il più giovane dei quali, Paolo, tentò di seguire le orme dei genitori ma senza troppo successo, tanto da arrivare a disfarsi dei preziosi strumenti scientifici che la madre si era procurata per il suo laboratorio, dove studiosi e viaggiatori anche stranieri, nobili e borghesi, letterati e curiosi interessati alla scienza avevano assistito con immensa ammirazione alle sue discussioni e dimostrazioni di fisica sperimentale, in particolare nel campo dell’ottica e dell’elettricità.
Alla fine del viaggio sembrerà di avere assistito, con Laura Bassi, a tappe importanti dell’evoluzione della scienza moderna e, soprattutto, a eventi estremamente significativi per la storia della progressiva emancipazione delle donne.