Carducci e l'Archiginnasio
 

2. Carducci e la Deputazione di Storia Patria nell'Archiginnasio
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3 - R. Deputazione di Storia patria per le Provincie di Romagna dall'anno 1860 al 10 Marzo 1872. Relazione del segretario Giosuè Carducci, Bologna, Tip. Governativa, 1872
(BCABo, 17. Storia Scient. e Letteraria, cart. K2, n. 45)

Ripercorrendo la storia e i compiti della Deputazione, cui per regio decreto del 1862 spettava "di procurarsi esatta contezza de' luoghi in cui esistono le raccolte di antichi documenti, quali esser possono archivi di città, comuni, amministrazioni demaniali, antichi monasteri ecc.; di disporre queste raccolte in convenienti locali, […] classificandole con acconcia distribuzione", il segretario Carducci ricorda che il Comune aveva deliberato fin dal 1859 "l'ampliamento dell'Archiginnasio" e poi nel 1860 l'acquisto "dell'edifizio già Spedale della morte" per ricavarne una "sede dell'archivio patrio" (p. 1-2). Rivendica quindi anche all'interessamento della Deputazione presso il Governo la progettata riunione delle raccolte di archeologia del Comune e dell'Università nel "ricordato edifizio che fu della Morte; ove le collezioni dei monumenti plastici o figurati o litterati del passato potrebbero accompagnarsi a quelle dei documenti scritti, e i musei e gli archivi avere attinenza alla biblioteca, con vantaggio degli studiosi, con decoro della città, con aumento di splendore dell'Archiginnasio, 'si fata deum, si mens non laeva fuisset' " (p. 12-13)



 





 

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