I bandi, gli
avvisi, le "provvisioni", gli editti emanati nel corso
dei secoli dai governanti bolognesi, oltre a costituire una singolarissima
testimonianza di costume, rappresentano una fonte di sorprendente
immediatezza e freschezza per conoscere la vita e le abitudini del
passato.
Una fonte, per di più, pressoché inesauribile, che
penetra e illumina gli aspetti più minuti e svariati della
realtà sociale e ambientale della città e del suo
territorio, specialmente nel periodo compreso fra la seconda metà
del ?500 e il XVIII secolo, quando la pubblicazione dei bandi raggiunge
il culmine e diventa il mezzo di comunicazione di massa, una funzione
che, a partire dall'800, verrà assorbita dai giornali.
I bandi a stampa offrono uno spaccato suggestivo e fresco dell'universo
bolognese in età moderna: una panoramica ad ampio spettro
sulla città con le sue strade, le sue piazze, il suo hinterland.
L'immagine che ne scaturisce è spesso traumatica, non idilliaca
e ben lontana dalle molte oleografie stereotipate.
Fra i temi affrontati, una posizione di primo piano rivestono quelli
relativi al decoro urbano, alla salute pubblica e alla tutela dell'ambiente
(a volte anche in chiave superstiziosa come avviene nelle norme
contro le risaie e i maceri incolpati di diffondere la pestilenza
e altri morbi). Così, nel pieno della raffinata civiltà
rinascimentale, Bologna si presenta come una grande pattumiera con
mucchi di letame graveolente, di pietrisco, di rifiuti che fanno
bella mostra lungo le vie, ai piedi dei palazzi senatori e delle
grandi chiese.
L'aspetto poco invitante della città di un tempo è
completata dall'abitudine di molti bolognesi di considerare le strade
urbane come il ricettacolo di ogni sorta di rifiuto: acque luride,
spazzatura, escrementi e altre immondizie che vengono gettati dalle
finestre, senza il benché minimo riguardo per il pubblico
decoro.
Questo è quanto emerge da vari editti emanati a più
riprese nella seconda metà del '500 e ripetuti, seppur con
minore frequenza, nei due secoli successivi. Fra tutte queste sozzure
razzolano placidamente i maiali, la cui presenza costituisce una
componente famigliare della scena urbana contro cui si scagliano
le grida degli antichi governanti.
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