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Igiene Urbana e Pubblico Decoro
Il 20 gennaio 1590 rappresenta per Bologna una data importante
che, se da una parte ne testimonia l'alto grado di civiltà
urbana raggiunto, dall'altro rivela già un barlume di sentimento
e consapevolezza "ecologica".
Con il relativo BANDO CHE SI RACCOGLINO LI FANGHI, & RUSCHI
PER LE STRADE ACCIO' SIENO LEUATI DALLI SPURGATORI si provvede ad
appaltare il servizio raccolta rifiuti urbani a tal Agostino Bellini
che, ogni quindici giorni con i suoi agenti, garzoni, e operai,
passerà di casa in casa a raccogliere "tutto il fango,
rusco, e così nel tempo dell'estate la polvere, e altre immondizie"
che ogni cittadino avrà ammassato davanti alla propria casa.
Nasce questa necessità perché Bologna in piena civiltà
rinascimentale è una vera discarica a cielo aperto, come
possiamo dedurre dai numerosissimi bandi che ossessivamente impongono,
regolano, ordinano, ma soprattutto vietano l'ammasso di letame fetido,
pietrisco, fango, escrementi, immondizie di ogni genere sia nel
centro cittadino che in periferia, dove pascolavano indisturbati
i cosiddetti "animali inurbani" cioè i porci.
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