Spazi urbani e tutela ambientale

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Igiene Urbana e Pubblico Decoro

In questa situazione di generale sporcizia e inquinamento urbano non si salva neppure il "cuore ornato" della città dove la fontana del Nettuno innalzata da poco (1564) dal Giambologna a pubblico ornamento veniva utilizzata dalle popolane e dalle ortolane per fini molto più pratici e prosaici: lavarvi le verdure e sciacquarvi il bucato! ! !

Tutto ciò, se da una parte provoca inquinamento e deterioramento delle condutture di scarico, dall'altra era un uso improprio di un monumento che "viene tirato a bruttezza" mentre era stato fatto per adornare e abbellire il centro cittadino.

Indignitoso è anche l'aspetto della gradinata di S. Petronio trasformata in un vero e proprio deposito di rifiuti se è necessario che un Bando ne limiti sia l'uso delle mura come latrina all'aperto, sia delle scale come immondezzaio, e infine del sagrato come sede privilegiata per scuoiatori di agnelli, capretti e altri animali.

Per non parlare poi della situazione di grande caos e sporcizia urbana che regnava in piazza Maggiore, nell'attigua piazza del Nettuno e sotto le volte del palazzo del Podestà, dove una miriade di ambulanti, rigattieri, strazzaroli, ortolani, pollaioli avevano i loro banchetti di vendita e lasciavano a fine giornata "grandissime quantità di predizzi, ruschi, e altre materie…"


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