Enrico Farnč, Teresina Rodi e un medico omeopatico all'epoca del colčra
in Bologna: romanzo storico, Firenze, a spese dell'editore, 1856
Opera dell'avvocato Enrico Farnč, scrittore per diletto ("non so scrivere
come Massimo d'Azeglio", ammette), ambienta una cupa storia d'amore nella
Bologna atterrita dall'epidemia del 1855. Le tragiche vicende di Teresina,
destinata a morire di colera tra le braccia dell'amato, sono solo il pretesto
per rendere omaggio alla figura del medico omeopatico Alfonso Monti (Alfonso
Monty nel romanzo) che curň e salvň le figlie di Farnč colpite dal colera.
Le parti piů interessanti del romanzo sono quelle dove si descrive la vita
quotidiana al tempo del colera, in una cittŕ dove ogni attivitŕ era condizionata
dal timore del morbo. Si descrivono le processioni e le condizioni miserevoli
dei quartieri piů colpiti, l'inquietante andirivieni di cataletti che trasportano
i malati e le speculazioni di affaristi senza scrupoli sui rimedi considerati
piů efficaci.
Per approfondire: 1855
Cholera morbus. Societŕ e salute pubblica nella Bologna pontificia
Collocazione: 17*. AA00 01327