4 marzo - 8 maggio 2011 Prorogata
al 18 maggio
Le due vite di Teresita. Agli inizi del lavoro femminile
in biblioteca
Mostra a cura di Maria Grazia Bollini, Marilena Buscarini, Maurizio
Avanzolini,
Giacomo Nerozzi
Orario di apertura:
da lunedì; a venerdì; 9-19;
sabato 9-14; chiuso domenica e festivi.
Ingresso libero
La
mostra online
Perché una mostra su Teresita?
Prima di tutto perché è stata la prima donna a
lavorare in una biblioteca comunale a Bologna, e non è
poco.
Certo, Teresita Mariotti Zanichelli non è famosa, non
ci ha lasciato poesie o opere d'arte, non ha fatto grandi scoperte,
nessuno ha scritto sul suo conto. Si tratta di una persona come
tante, destinata a non lasciare tracce nella storia.
Un altro episodio della sua vita, per quel poco che sappiamo
di lei, ci ha colpiti: la presenza di Giosue Carducci e Carlo
Malagola come testimoni al suo matrimonio, nel 1886.
Tutto qui, forse non abbastanza per dedicarle una mostra? Perché
non occuparsi, ad esempio, del marito, Domenico Zanichelli,
brillante giurista dal cognome famoso?
In realtà, è proprio la normalità di Teresita
l'elemento pregnante di questa mostra, per due motivi. Le sue
vicende personali ci dicono molto sulla condizione delle donne
dopo l'Unità d'Italia, fino a tutto il periodo fascista:
che istruzione ricevevano, che lavori potevano svolgere, quanto
erano pagate e che possibilità avevano di fare carriera.
Un altro elemento interessante riguarda le fonti utilizzate
per la mostra: dove trovare informazioni su persone non celebri,
di cui nessuno si è mai occupato, ad esempio immagini
fotografiche, testimonianze del loro lavoro, informazioni sulla
famiglia e sulla vita quotidiana?
Forse Teresita si stupirebbe se sapesse che l'Archiginnasio,
dove ha lavorato come precaria per 22 anni, le ha dedicato una
mostra, tutta per lei.
Speriamo solo di non avere invaso troppo la sua privacy... a
proposito, è nata esattamente 150 anni fa, nel 1861,
proprio come l'Italia Unita: auguri, Teresita.