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MOSTRE

        12 luglio - 8 settembre 2007
ERITREA 1885-1898. Fotografi, generali e geografi sulle sponde del Mar Rosso. Gli inizi della politica coloniale italiana,
curata da Maria Grazia Bollini e Anna Manfron
Saranno presenti: Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna; Fabio Alberto Roversi-Monaco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna; Angelo Guglielmi, Assessore alla Cultura del Comune di Bologna; Antonio Ferri, Presidente dell'Associazione culturale Bolognamondo; Pierangelo Bellettini, Direttore della Biblioteca dell’ArchiginnasioOrario: lun. - ven. ore 9-18.45; sab. 9-13.30; chiusa nei giorni festivi, il sabato pomeriggio e tutti i pomeriggi di agosto.
Info: 051 276811
Ingresso libero.
> La mostra in rete

La mostra, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, dell’Associazione culturale Bolognamondo e di Manutencoop, intende offrire al pubblico i risultati di "Eritrea 1885-1898", progetto riguardante materiali documentari relativi alla storia del primo colonialismo italiano in Africa presenti nelle collezioni dell’Archiginnasio e che fa parte del programma di valorizzazione dei fondi ‘africani’ della Biblioteca, cioè delle collezioni speciali comprendenti documenti relativi alla Colonia Eritrea e all’Africa Orientale Italiana.
Gli inizi della presenza italiana sulle sponde del Mar Rosso sono documentati attraverso gli scatti del fotografo Ledru Mauro raccolti nell’album Ricordi di Massaua del 1885, conservato nelle collezioni librarie d'arte della Biblioteca dell'Archiginnasio, dove gli esordi dell’impresa coloniale rivivono nelle immagini del palazzo del Comando superiore a Massaua, del porto e delle navi italiane, delle postazioni fortificate, delle infrastrutture civili e militari, degli accampamenti delle truppe italiane e indigene, dei ritratti degli ufficiali, come l’ultima fotografia del colonnello bolognese Emilio Putti, morto in circostanze misteriose a Massaua l’11 luglio 1885.
La conoscenza delle vicende - non solo militari e politiche - connesse alla nascita della Colonia Eritrea trova nuovi campi d’indagine nella documentazione del fondo speciale Antonio Gandolfi,custodito presso la Sezione Manoscritti e Rari della Biblioteca dell'Archiginnasio. Il fondo archivistico conserva le carte raccolte dal generale Gandolfi, governatore civile e militare della Colonia fra il 1890 e il 1892, che lasciò di quel biennio un lungo memoriale, accompagnato da splendide fotografie e da documentazione a carattere ufficiale e personale.
L’ultima sezione della mostra è dedicata all'inedito Diario eritreo, compilato dall’ingegnere geografo Federigo Guarducci durante la missione cartografica per l’Istituto Geografico Militare italiano effettuata nel 1897-1898. Il Diario, conservato in una collezione privata bolognese e messo ora gentilmente a disposizione per la prima volta, consente di ripercorrere attraverso registrazioni puntuali le conoscenze e le impressioni di un intellettuale desideroso di documentare un ambiente naturale e sociale del tutto nuovo, anche se il quadro che ci restituisce è condizionato da un approccio culturale ‘colonialista’ in linea con il clima che si respirava negli anni della fase critica e di ripiegamento seguita alla rovinosa sconfitta di Adua (1896).

Contemporaneamente alla mostra il progetto ha trovato espressione duratura nella pubblicazione del libro Eritrea 1885-1898. Nascita di una colonia attraverso i documenti e le fotografie di Antonio Gandolfi, Ledru Mauro e Federigo Guarducci,curato da Maria Grazia Bollini (Biblioteca de “L'Archiginnasio”,serie III, n. 7; Bologna, Comune di Bologna, maggio 2007, 588 p., ill., € 25.50 ), edito ugualmente col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in collaborazione con l’Associazione culturale Bolognamondo.
Nel volume sono contenuti: l'inventario analitico, a cura di M.G. Bollini, del fondo speciale Antonio Gandolfi;la descrizione, sempre a cura di M.G. Bollini, e la riproduzione integrale a colori dell'album Ricordi di Massaua (Mar Rosso). 1885,del fotografo Mauro; e, infine, la trascrizione integrale, a cura di Giovanni Paltrinieri, del Diario eritreo di Federigo Guarducci. Mentre, il ruolo dell'ancor giovane mezzo fotografico come fonte di documentazione storica per il colonialismo italiano di fine Ottocento è ripercorso nel saggio di Massimo Zaccaria: In posa per una più grande Italia.