logo

PRESENTAZIONE DI LIBRI, CONVEGNI E CONFERENZE

Venerdì 18 settembre, alle ore 17,30, Sala dello Stabat Mater
Patrizio Roversi e il viaggio nella valle del Po di Mario Soldati
All'incontro parteciperanno anche Anna e Volfango Soldati

Patrizio Roversi, giornalista-viaggiatore, grande comunicatore televisivo di oggi, si confronta con una delle inchieste più particolari della televisione delle origini: il ‘Viaggio nella valle del Po’.
Con il Soldati del viaggio sul Po nasce in Italia la figura del giornalista-antropologo appassionato di enogastronomia.  Il reportage, realizzato nel 1957, ancora oggi costituisce un modello d’indagine sul campo.  Seguiranno alcune proiezioni della prima puntata della trasmissione.

 Anche prima di affrontare la sua fortunata avventura televisiva, Soldati “operava” a stretto contatto con il territorio. Quando qualcosa lo sorprendeva, lo appassionava, rispecchiava la sua visione del mondo, ne faceva un racconto. Ogni città, ogni paesino descritto nelle sue pagine è un luogo concreto, tangibile, percorribile. Ogni personaggio esiste, ogni dialogo è vero, ogni pietanza riportata nelle sue pagine è stata da lui assaggiata e apprezzata. Ci si può fidare sulla parola. Il garante è lui stesso: caro lettore, caro spettatore, caro telespettatore, sembra dire, io non intendo ingannarti più di quanto richieda quel minimo di finzione che fa un romanzo, un film, una trasmissione televisiva. [...]
Qualcuno ha detto infatti, senza andare lontano dal vero, che Soldati era un uomo vecchio stile. Per eleganza, modi, scrittura. Molti, tuttavia, hanno riconosciuto che nessuno è stato pronto quanto lui ad abbracciare il nuovo e più potente strumento mediatico del Novecento, la televisione. Lo scrittore torinese sale sopra a questo mezzo come a un cavallo e – senza macchia né paura – parte all’assalto della realtà contadina come se dovesse partire per un’avventura donchisciottesca: vi faccio vedere io che, a dispetto dell’industrializzazione, i cibi genuini esistono ancora.
La sua “cavalcata” attraverso la Valle del Po non può che cominciare a Crissolo, alle pendici del Monviso, là dove il Po nasce e per lunghi tratti mantiene ancora la dimensione del torrente. Le tappe piemontesi del “Viaggio” saranno diciotto, suddivise in cinque puntate televisive. Il Po non è paragonato a un dio pagano, ma è semplicemente lo spunto per poter osservare da vicino la vita della gente più umile, per conversare di letteratura, per documentare tradizioni che, nella fase di passaggio dalla civiltà contadina all’economia industriale, rischiano di scomparire. La buona tavola “è semplicemente un mezzo per sviluppare la fantasia e darle sfogo”, scrisse Soldati nel febbraio ’64 nella rubrica che aveva sul quotidiano “Il Giorno”. Un pretesto, insomma.
E allora che cos’è questo “Viaggio” che vogliamo ripercorrere? È uno spaccato storico-antropologico, come l’ha definito Carlo Petrini, fondatore di “Slow Food”? Soldati fa questo preambolo: “In questo viaggio non sarò né sistematico, né esauriente”. Andrà, possiamo dire, dove lo porta il fiuto. Prima della sua partenza, l’avvocato Agnelli gli scrive: “Se viene nel Vercellese si fermi nella mia campagna, io ho un cuoco francese e potremo bere insieme vino Bordeaux”. Soldati non si fa incantare e gli risponde: “No, niente contaminazioni straniere. Voglio mangiare e bere prodotti della valle del Po "[...].

Testo tratto da: Riccardo De Gennaro, Il viaggio nella valle del Po, in http://www.percorsigastronomici.it

Davanti alla sala dove si tiene l'incontro verrà venduto a prezzo scontato il volume:
Mario Soldati, Viaggio in Emilia Romagna, Argelato (Bo), Edizioni Minerva, 2007 (€ 15,00)

Nel quadriloggiato inferiore del Palazzo dell'Archiginnasio continua la mostra Mario Soldati,a cura di Anna Soldati
15 settembre - 31 ottobre 2009, ingresso libero

L'esposizione è articolata in quattro sezioni: Mario Soldati. La scrittura e lo sguardo; Lo charme di una disarmante quotidianità; La donna del fiume e Viaggio in Emilia Romagna.
Info: http://www.comitatomariosoldati.it/