Oltre a quelli già descritti non sono molti i restauri a edifici nella provincia di Bologna a cui Rubbiani diede il suo consiglio e la sua direzione: ricordiamo il palazzo dei Capitani della montagna di Vergato, restaurato su progetto di Tito Azzolini, e la chiesa di S. Giuseppe o della Sacra Famiglia di Pian di Venola, progettata ex novo e seguita quanto a lavori e decorazione personalmente dal Rubbiani.
In pianura e su un illustre edificio voluto da Giovanni II Bentivoglio si esercitò la sua concezione quanto a far rivivere edifici fortemente simbolici di un'epoca. Il castello di Ponte Poledrano, la domus iocunditatis o delizia, posta lungo il corso del Canale Navile, casa di abitazione della famiglia dominante nell'estate ma anche centro di una fiorente azienda agricola e di una fabbrica di bicchieri e una fornace, era andata in degrado ed era abitata da povere famiglie. Il restauro portò al riconoscimento del suo valore monumentale e alla rivalutazione dei piacevoli affreschi che la decorano, dedicati ad esaltare la feracità della terra e l'importante trasformazione del frumento nel principale alimento umano, il pane.

BCABO, GDS, Fotografie Bologna n. 724
Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 240x205 mm Sul recto supporto a matita è la scritta: "Scala un millimetro = m 2,80 circa"; n. 0; sul verso del cartoncino numerosi calcoli a matita e uno schizzo di edificio merlato. La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio.

BCABO, GDS, Fotografie Bologna n. 724
Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 205x260 mm Sul recto del supporto a matita: "1" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 725

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 265x207 mm Sul recto del supporto a matita: "2" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 726

Fotografia all'albumina incollato su cartoncino, 208x262 mm Sul recto del supporto a matita: "3" Sul supporto a matita è la scritta: "Alfonso Rubbiani. Lod. Barbieri dichiarò per i lontani posteri! 27 II '36. XIV dell'Era fascista" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Foto Bo 727

Il marchese Carlo Alberto Pizzardi, volendo con opera filantropica ridare nuova vita all'antico borgo di età medievale Ponte Poledrano, acquistato dalla sua famiglia nel 1817 e denominato da Giovanni II "Il Bentivoglio", tra il 1889 e il 1899 ripristinò su progetto di Alfonso Rubbiani vari edifici: il mulino, la pila da riso, le rimesse fuori dal Castello, il Castello stesso e la Rocca e gli fece edificare una nuova palazzina (Palazzo Rosso), rifacimento di un antico mulino esistente sul canale Navile. "È dalla loggia coperta di questa nuova costruzione che il cavalier Rubbiani venne immortalato (1890 ca.) con la tradizionale bombetta, in una singolare istantanea "ambientata", in cui faticheremmo a riconoscerlo se non avessimo un appunto manoscritto a firma Barbieri 1936, sulla montatura dell'immagine".

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 260x200 mm Sul recto del supporto a matita: "4" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 728

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 205x260 Sul recto del supporto a matita: "5" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 729

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 205x260 Sul recto del supporto a matita: "6" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 730

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 205x260 mm Sul recto del supporto a matita: "7" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 731

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 207x260 mm Sul recto del supporto a matita: "8" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 732 /div>

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 210x260 mm Sul recto del supporto a matita: "9" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 733

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 210x260 mm Sul recto del supporto a matita: "10" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 734

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 210x260 mm Sul recto del supporto a matita: "11" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 735

Bentivoglio. Il cortile del Castello prima dei restauri, 1889-1899 Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 206x265 mm Sul recto del supporto a matita: "12" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio.

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 203x260 mm Sul recto del supporto a matita: "13" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 737

Fotografia all'albumina incollata su cartoncino, 205x260 mm Sul recto del supporto a matita: "14" La fotografia è inserita nella cartella intitolata Bentivoglio. BCABo, GDS, Fotografie Bologna n. 738

Archivio del Comitato per Bologna Storica e Artistica

Il Rubbiani progettò questa cappella, non realizzata, ispirandosi alle chiese bolognesi rinascimentali più famose, da S. Maria di Galliera all'oratorio dello Spirito Santo al portico di S. Giacomo maggiore, la chiesa maggiormente legata alla famiglia Bentivoglio.

Archivio del Comitato per Bologna Storica e Artistica

Il disegno, a matita e acquerelli su carta, rappresenta una pregevole testimonianza grafica della decorazione parietale del castello: attribuiti al pittore ferrarese Jacopo Filippo de' Tealdi, gli affreschi, che ornano una sala al piano nobile del castello, raffigurano la lenta "costruzione" del cibo più importante per l'uomo tardo medievale, il pane, dal disboscamento alla coltivazione del frumento fino alla degustazione durante un banchetto di nobili cavalieri e dame.

Archivio del Comitato per Bologna Storica e Artistica

Lo splendido disegno creato per il nuovo ingresso al castello si distacca dai moduli stilistici rinascimentali e con l'adozione del Liberty rimarca la novità della creazione, nonché l'ispirazione al proprietario, il march. Carlo Alberto Pizzardi, richiamato dalla sigla "CPA" intrecciata accanto ai girasoli.

Bologna, Stabilimento Poligrafico Emiliano, 1914, frontespizio. Collocazione 17.F.VII.40

Bologna, Stabilimento Poligrafico Emiliano, 1914, p. 28-29. Collocazione 17.F.VII.40

La pianta del 1735 del castello di Ponte Poledrano, eretto da Giovanni II Bentivoglio su una torre preesistente, mostra con evidenza le ricerche svolte da Rubbiani prima dell'intervento di restauro. Accanto al castello e alla rocca del Trecento correva il Naviglio e se ne derivava un ramo per i mulini. Le stanze del pianterreno e del piano nobile erano completamente decorate con stemmi, scene di caccia, piante locali ed esotiche e con il famoso ciclo delle Storie del pane.

Bologna, Stabilimento Poligrafico Emiliano, 1914, tav. [15]. Collocazione 17.F.VII.40

Il pozzo e il cortile prima dei restauri.

Bologna, Stabilimento Poligrafico Emiliano, 1914, tav. [11]. Collocazione 17.F.VII.40

Veduta della torre e del cortile prima dei restauri.