Bologna, Tip. P. Neri, 1913. Collocazione 17. Sez. Artistica, Ia, 20

Il discorso di Alfredo Rubbiani ricapitola le numerose attività del Comitato da lui fondato in favore del recupero del volto medievale e rinascimentale di Bologna, volto misconosciuto e deturpato da interventi del passato poco rispettosi del valore culturale e artistico dei monumenti cittadini.

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Bologna, Tipografia Luigi Parma, 1959, p. 100-101. Collocazione MAZZOCCO, 187

Il volume esamina in ordine cronologico tutti i restauri di edifici monumentali di Bologna eseguiti non solo per ispirazione e sotto la guida di Alfonso Rubbiani, ma anche da altri progettisti. Di ogni intervento l'ingegnere fornisce anche un suo parere critico a proposito della correttezza o dell'arbitrarietà dell'operato. Si tratta di un volume utilissimo, per la sua completezza, per giudicare sulle diverse scuole di restauro presenti a Bologna fra la metà dell'Ottocento e la metà del Novecento. Si può quindi notare per ogni monumento quando e come furono fatti interventi di integrazione o di modifica o di restauro vero e proprio. In questo caso le fotografie mostrano con evidenza lo stato della facciata della chiesa di S. Domenico prima e dopo l'intervento di restauro operato da Rubbiani.

Archivio del Comitato per Bologna Storica e Artistica

Quando Alfonso Rubbiani si trovò ad operare sulla facciata della famosa chiesa domenicana essa era già stata privata del portico antistante e presentava un'ampia finestra seicentesca. Le ritrovate tracce del rosone medievale suggerirono quindi senza forzature la via da seguire per ripristinare un armonico aspetto del fronte della chiesa.

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Le eloquenti fotografie mostrano l'aspetto degradato degli edifici più antichi e rappresentativi del tessuto urbano e l'aspetto acquistato a seguito del restauro: si tratta sia di edifici noti e apprezzati in ambito internazionale, sia sconosciuti ma di alto valore artistico. La grande diffusione in ogni strada centrale di questi edifici fa percepire una altissima qualità ambientale della città storica. Oggi si tende a riconoscere il valore proprio del vasto tessuto edilizio e architettonico del centro storico di Bologna, tanto più significativo quanto più compatto di case a schiera artigiane, palazzetti di medie famiglie, palazzi nobiliari.

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Bologna, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954. Collocazione 17.Z.VI.35

Archivio del Comitato per Bologna Storica e Artistica

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