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Ritrattista e grafico, durante la sua vita Raphael Kirchner (Vienna,
1876 - New York, 1917) è stato uno dei più prolifici
illustratori di cartoline.
Proveniente dalla capitale austriaca, dove era nato il 5 maggio
1875 e aveva frequentato l'Akademie der Bildenden Kunste, dal 1900
si trasferì a Parigi, dove operò anche alla "Vie
Parisienne" nello stesso periodo del Sacchetti, fino all'agosto
1914, quando si trasferì definitivamente negli Stati Uniti
a causa della prima guerra mondiale. Nel medesimo anno prebellico
aveva collaborato saltuariamente alla "Scena illustrata",
quindicinale d'arte e letteratura stampato a Firenze.
Fu ammirato come illustratore soprattutto per il suo raffinato
erotismo, che lanciava il prototipo di quella che sarà poi
la tipica pin up ("immaginetta" spillata) americana
della seconda guerra mondiale: una bella ragazza, sensuale e ammiccante,
ma al tempo stesso sempre sorridente e priva dell'alone di mistero
caratteristico di certe "dive" tenebrose degli anni Trenta.
Il fenomeno della pin up art però era nato molto prima,
alla fine dell'Ottocento in Francia, con l'apparizione delle illustrazioni
di ragazze in deshabillé sulle copertine di riviste
di successo come "La Vie Parisienne". La fama di queste
donnine, sempre poco vestite e dagli sguardi scintillanti d'intesa,
non tarda a varcare l'oceano, quando appunto il loro ideatore Raphael
Kirchner viene chiamato negli Stati Uniti per decorare con le sue
pin up il Foyer delle Follies di Broadway. Proprio in America,
a cavallo tra gli anni Venti e Trenta, le illustrazioni di queste
signorine prenderanno il loro stile inconfondibile: un modello di
femminilità caratterizzato da una boccuccia enfatizzata da
un rossetto intenso. Gli occhi semichiusi e sottolineati, una grande
attenzione alle gambe tornite, nude o inguainate in calze di seta,
stagliate su uno sfondo bianco che elimina qualsiasi elemento di
disturbo. La grande popolarità però arriva grazie
agli occhi attenti di alcuni editori che notano l'evidente trasporto
che le pin up suscitano nel pubblico, oltre alla loro capacità
di far scordare i tristi momenti della grande depressione del 1929.
L'aspetto di Kirchner apprezzato soprattutto dai collezionisti
fu quello di illustratore di cartoline: "Le Raphael de la carte
postale", così fu definito da Marcel Knecht, autore
di un interessante articolo sulla "Revue Illustrée de
la Carte Postale" nel 1900, e a tutt'oggi sono quasi ottocento
le cartoline di diversi soggetti progettate da lui e ritrovate in
varie collezioni.
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