(BCABo, ms. A.132)
L'affermazione in campo europeo
dello Studio bolognese
La grande crescita economica di Bologna, crocevia di traffici
e commerci, laboratorio di idee e influssi culturali padani, nordici
e meridionali, si incontra con il grande sviluppo delle scuole
bolognesi di diritto e dà luogo a nuove specializzazioni di studio,
dal diritto canonico alla medicina. Il comune, nel corso dei secoli
a partire dal XIII, armonizza e disciplina le componenti di questa
istituzione – studenti e maestri – con la città, regolando le
provviste di merci per i numerosi studenti, punendo i delitti
commessi dagli stessi o commessi da cittadini a danno di essi,
regolando la durata dell'anno accademico e i contenuti degli insegnamenti,
e finendo col provvedere anche agli stipendi degli insegnanti.
Il codice contiene l'ultimo dei cinque
libri legales in
cui i glossatori bolognesi divisero la legislazione di Giustiniano,
a cui diedero il nome di
Corpus iuris civilis. Esso contiene
i quattro libri delle
Institutiones, le
Novellae
[constitutiones], secondo la raccolta chiamata
Authenticum,
e infine gli ultimi tre libri del
Codex. La glossa è
di Accursio, il famoso maestro fiorentino di diritto civile operante
nello Studio di Bologna nella prima metà del XIII secolo.
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