Il fondo Guerra Europea della biblioteca dell'Archiginnasio
venne raccolto in diretta durante il primo
conflitto mondiale, per documentare non solo gli avvenimenti
bellici, ma soprattutto la vita quotidiana degli Italiani.
1.800 volumi, 1.700 opuscoli, 200 testate di periodici,
manifesti, volantini, cartoline, canzoni e spartiti
musicali, immagini della Grande Guerra, tutti catalogati
in rete: una fonte di straordinaria importanza per capire
come si costruiva il consenso e si orientava lopinione
pubblica.
Le canzoni della Grande Guerra
Non solo la Canzone del Piave, durante tutta
la guerra circolavano canzoni nate in trincea
per sconfiggere la paura ed attenuare la nostalgia
degli affetti lontani, ma anche per denunciare
il disagio ed i pericoli della vita al fronte.
A volte i testi sono su arie note, altre contengono
gli spartiti.
Le raccolte di cartoline
Le cartoline ebbero un ruolo importante nella
prima guerra mondiale: erano il mezzo principale
per lo scambio di notizie fra i soldati e le loro
famiglie, ma erano anche un importante veicolo
di propaganda: immediate grazie all'immagine potevanoraggiungere
anche chi era pressocché analfabeta.
Attraverso le cartoline vennero finanziate diverse
campagne di prestito nazionale. Talvolta queste
vennero anche utilizzate come "cartoline
in franchigia": apposite cartoline che, debitamente
timbrate, potevano essere inviate gratuitamente.
Il principale centro di smistamento delle cartoline
in franchegia era a Bologna.
I giornali di trincea e le riviste
I giornali furono un grande veicolo di informazione
e propaganda durante il conflitto. Tutti i giornali
avevano notizie sulla guerra, ma alcuni nacquero
espressamente per le truppe al fronte: i giornali
di trincea.
Erano pubblicazioni periodiche dal taglio umoristico
e satirico, spesso prodotte e stampate in zona
di guerra dagli stessi militari e destinate alle
forze armate.
Inizialmente erano diffusi in tirature limitate
e venivano improvvisati nelle immediate retrovie,
scritti a macchina o disegnati a mano, mentre
- in particolare dopo Caporetto - i Servizi P.
(Propaganda) dei vari Corpi dArmata, forniti
di consistenti risorse, cominciarono ad interessarsi
al loro potenziale propagandistico. Nacquero così
un gran numero di giornali stampati con larghezza
di mezzi tipografici e di elementi redazionali
moderni.
La Tradotta, pubblicato dal 21 marzo 1918 al 1
luglio 1919, raggiunse le 52.000 copie di tiratura.
Fu il giornale di trincea più diffuso e
letto dagli uomini al fronte.
La propaganda tedesca
La rivista è una iniziativa editoriale
dell'agenzia tedesca di propaganda Deutscher Überseedienst.
Pubblicata mensilmente a Berlino fra il 1915 e
il 1918 dall'editore Georg Stilke, è rivolta
all'opinione pubblica non solo tedesca ma anche
dei paesi neutrali e, forse di quelli nemici.
Si tratta di album fotografici, il messaggio è
affidato quasi esclusivamente all'immagine: ogni
album contiene circa 50 fotografie con brevi didascalie
in 6 lingue compreso l'italiano; la lingua del
titolo, in grassetto rosso e nero, varia.
L'obiettivo è quello di sostenere le ragioni
tedesche, rappresentando la Germania in maniera
rassicurante esaltandone la civiltà
in coerenza con la campagna degli intellettuali
tedeschi a favore della guerra. Le immagini non
sono mai troppo drammatiche e crude, tendono infondere
ottimismo sull'andamento della guerra e ad accreditare
l'illusione di un'economia ancora prospera.
Si cerca così di rassicurare anche le popolazioni
dei paesi preparando il terreno per l'egemonia
economica e culturale che la Germania si augurava
di esercitare dopo la vittoria.