Fondo speciale Maria Sara Goretti

Denominazione del fondo: Maria Sara Goretti

Date: sec. XIX/fine - 1997, con documenti dal 1793 al 2004

Consistenza: 9 buste, 1 cartella (ml. 1,00)

Livello: Fondo

Soggetto produttore: Goretti, Maria Sara, 1907-2001

Storia archivistica: Grazie ad un legato testamentario di Maria Sara Goretti, nel 2003 (al momento dell'esecuzione delle volontà della testataria da parte degli eredi) è pervenuta alla Biblioteca dell'Archiginnasio la sua libreria personale, comprendente i volumi e gli opuscoli presenti nell'abitazione di Bologna, in via Grimaldi. Il fondo archivistico è costituito dalla documentazione individuata all'interno della libreria personale di Maria Sara Goretti. Nel corso dei lavori di riordinamento ed inventariazione (2006) si è cercato di articolare la documentazione secondo partizioni che corrispondessero all'attività di Goretti.

Modalità di acquisizione: Lascito testamentario (2001) da parte di Maria Sara Goretti della libreria personale. Il trasferimento materiale presso la Biblioteca è avvenuto nel maggio 2003.

Ambiti e contenuto: Il fondo è costituito da appunti, bozze manoscritte e copie dattiloscritte di recensioni e scritti di Maria Sara Goretti, materiali di lavoro con articoli, ritagli di giornale, estratti (a stampa o spesso in fotocopia), oltre a tutta una serie di documentazione di vario tipo (quali pubblicità editoriali e di prodotti, biglietti da visita, programmi di iniziative culturali, segnalibri, ecc.) trovata in gran parte sciolta o inserita nei volumi del fondo librario. Vi si aggiungono documenti a carattere personale (diplomi e tesi di laurea, agende, corrispondenza, ecc.) e famigliare (carte riferite al padre Andrea Goretti ed altre appartenute ad alcuni componenti della famiglia d'origine). In particolare sono presenti alcuni quaderni di appunti di filosofia, tra i quali quelli utilizzati per le lezioni di Paolo Eustachio Lamanna e Ludovico Limentani e la tesi discussa con Piero Calamandrei, quaderni di traduzioni, ma soprattutto bozze, minute e versioni dattiloscritte relative alla attività saggistica di Goretti, quale studiosa ed esperta conoscitrice di Giovanni Battista Vico e Bernard de Mandeville, nonché attenta esaminatrice dei problemi della didattica e dell'insegnamento. Vi sono inoltre articoli a stampa e in fotocopia di altri autori sugli stessi argomenti. Emerge dalle carte anche lo stretto rapporto con Giorgio Tagliacozzo, con corrispondenza e articoli in fotocopia ed estratti da lui spesso fatti pervenire a Maria Sara Goretti, corredati da note manoscritte di dedica o per richiedere pareri ed opinioni. Rilevanti sono i dattiloscritti e le copie a stampa di recensioni, che Goretti era invitata a fare da varie riviste, il più delle volte riferite a studi vichiani o pedagogici. Vi è poi tutto un insieme di fotocopie, estratti, ritagli di riviste, riferiti anche in questo caso a studi filosofici e di didattica, quali fonte di autodocumentazione, in gran parte forniti da «L'Eco della Stampa», servizio al quale Maria Sara Goretti era abbonata. In generale si tratta di materiale di studio e per documentazione, utilizzato e prodotto da Goretti nello svolgimento della propria attività scientifica, che l'ha contraddistinta quale studiosa di filosofia e di pedagogia dell'insegnamento. Nelle carte non si evidenzia invece l'attività professionale principale di Maria Sara Goretti, vale a dire l'insegnamento, e solo marginalmente compare la scrittrice di racconti e la rappresentante del Futurismo bolognese. Il materiale, nella sua frammentarietà, non permette di ipotizzare come la saggista lavorasse e come organizzasse le sue carte. Si può pensare che forse già all'origine non doveva esserci un'archiviazione sistematica, se le versioni dattiloscritte delle recensioni spesso sono state trovate tra le pagine dell'edizione a stampa. Si evidenzia in tal senso lo stretto legame tra la raccolta documentaria e il fondo librario, anche se questo è più composito, costituito con volumi di narrativa e testi legati alla professione di insegnante. Questa raccolta di carte non dà luogo certamente a un fondo archivistico in senso proprio, data la sua occasionalità. Non sappiamo se si tratta di documenti che Maria Sara Goretti ha conservato intenzionalmente, come semplice corollario dei volumi della sua biblioteca - ma non certamente come un atto volontario di conservatore del proprio patrimonio documentario - o se si tratti di un residuo inconsapevole di uno scarto di documentazione ritenuta ormai inutile allo svolgimento della propria attività. In effetti non si ha notizia dell'esistenza di un vero e proprio fondo archivistico di Maria Sara Goretti. Dato il suo interesse a salvaguardare i documenti e il patrimonio culturale famigliare, anche con donazioni a istituti di conservazione (quali il Corgialenios historical and cultural museum di Argostoli, per quanto riguarda le carte della famiglia d'origine, e alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze a Palazzo Pitti per i dipinti e i documenti riferibili al nonno Torello Ancillotti e alla madre, Beatrice), si può dubitativamente ipotizzare una destinazione delle sue carte a privati o ad altro istituto di conservazione, della quale non si ha però nessuna informazione pubblica. Non dovrebbe comunque stupire l'ipotesi di uno scarto, come avviene a volte per le carte di studiosi e intellettuali, che con le loro opere d'ingegno e non con le carte personali intendono costruire la propria memoria. Non a caso nel 1997 Goretti redige personalmente la propria bibliografia, senza alcun cenno biografico. Questa raccolta offre così l'unica testimonianza, al di là dei suoi scritti, di alcuni aspetti della vita e dell'attività della studiosa.

Criteri di ordinamento: Il fondo in realtà è una raccolta la cui occasionalità e frammentarietà esula da qualsiasi tipo di vincolo volontario tra le carte imposto dal produttore. È in base a questi presupposti che si è proceduto a ordinare le carte e a fornirle di un elenco di consistenza. Il lavoro ha sottinteso l'individuazione di partizioni e aggregazioni che potessero corrispondere a momenti precisi dell'attività di Maria Sara Goretti quale saggista e studiosa, e ne riflettessero la formazione e i momenti di studio. Sono state anteposte le carte personali, e poste in coda al fondo alcune carte relative e prodotte da altri membri della famiglia di origine. È stato compreso nel riordino tutto il materiale, sia quello trovato sciolto sia quello inserito nei libri perché analogo. I documenti estrapolati durante la catalogazione dei volumi hanno mantenuto comunque il legame con la singola unità libraria, tramite specifici rimandi. Ne è risultata l'immagine ridotta di quello che è generalmente l'archivio di una persona fisica, prodotto con l'interesse tutto soggettivo di conservare testimonianza dei rapporti intrattenuti per esigenze di autodocumentazione, con una produzione di carte non strutturata, perché non sedimentata con precise regole, ma accumulata con criteri individuali, se non addirittura senza alcun criterio. Durante il lavoro di riordino del materiale documentario sono state create le seguenti partizioni: Carte personali, 1914-1997, con documenti dal sec. XIX/fine, inserti 26); Formazione, 1925-1937, s.d., inserti 18; Goretti futurista, sec. XX/prima metà - 1990, inserti 3; Lavori, sec. XX/seconda metà, inserti 28; Appunti, sec. XX/seconda metà - 1991, inserti 10; Materiale di lavoro - Varie, 1951 (con documenti dal 1793) - 1991, inserti 33; Miscellanea, sec. XX, inserti 2; Materiali di altra provenienza, sec. XIX/fine (con documenti dal 1821) - 1973, 2003-2004, inserti 8.

Condizioni di accesso: Il fondo è liberamente consultabile negli orari di apertura della Biblioteca presso la Sala dei manoscritti e dei rari su presentazione di scheda di richiesta. Per quanto riguarda la tutela del diritto d'autore si fa riferimento alla normativa vigente (Codice in materia di protezione dei dati personali d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196; Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio l. 22 aprile 1941 n. 633 e successive modificazioni)

Condizioni di riproduzione: La riproduzione a fini di studio e ricerca delle unità documentarie presenti nel fondo mediante fotografia, microfilm o su supporto elettronico è condizionata alla valutazione dello stato di conservazione del pezzo.

Lingua / Scrittura: Sono presenti lettere, documenti e materiale a stampa redatti nelle lingue: italiana (prevalente), inglese.

Strumenti di ricerca: Inventario analitico a stampa: Patrizia Busi, Le carte di Maria Sara Goretti, «L'Archiginnasio», C (2005), pp. 541-566.

Unità di descrizione collegata: Lettere, suppellettili e una ventina di volumi conservati presso il Corgialenios historical and cultural museum di Argostoli (Grecia, Cefalonia), relativi a Demetrio Corgialegno (Argostoli, 1785 - Firenze, 1861), bisnonno materno di Maria Sara Goretti, combattente per l'indipendenza della Grecia al fianco di Byron, fondatore dell'eteria a Corfù e ad Argostoli, sua città natale.

Bibliografia: Pierangelo Bellettini, Relazione del Direttore sull'attività svolta nell'anno 2003, «L'Archiginnasio», XCVI (2003), pp. XVI-XVII; P. Bellettini, Relazione del Direttore sull'attività svolta nell'anno 2004, «L'Archiginnasio», XCIX (2004), p. XXI; Giovanna Delcorno, Maria Sara Goretti, la sua vita, i suoi libri, «L'Archiginnasio», C (2005), pp. 519-540; Patrizia Busi, Le carte di Maria Sara Goretti, «L'Archiginnasio», C (2005), pp. 541-566; P. Bellettini, Relazione del Direttore sull'attività svolta nell'anno 2006, «L'Archiginnasio», CI (2006), p. XXII; Cecilia Bello Minciacchi, Nozze futuriste: amore e guerra in un dattiloscritto inedito di Maria Goretti, «L'Archiginnasio», CIII (2008), pp. 463-474.

Altre informazioni bibliografiche: Maria Goretti, Percorsi. Schede delle pubblicazioni a firma Maria Goretti o Maria Sara Goretti, Bologna, Pizzoli, s.d.; Torello Ancillotti 1843-1899, presentazione di Marianne W. Martin, apparati filologici di M. Goretti, Firenze, Le Monnier, 1972; M. Goretti, Microstoria fiorentina, Bologna, Conti, 1986; M. Goretti, Omaggio a Torello Ancillotti, Bologna, Pizzoli, 1989; Futurismo in Emilia Romagna, a cura di Anna Maria Nalini, Modena, Artioli, 1990, pp. 55-56; Claudia Salaris, Storia del futurismo, Roma, Editori Riuniti, 1992, p. 270. Per la bibliografia completa si rinvia all'inventario a stampa del fondo (Patrizia Busi, Le carte di Maria Sara Goretti, «L'Archiginnasio», C, 2005, pp. 541-566).

Nota archivistica: La presente scheda è stata compilata da Patrizia Busi sulla base dell'inventario analitico a stampa del fondo (Patrizia Busi, Le carte di Maria Sara Goretti, «L'Archiginnasio», C, 2005, pp. 541-566).

Norme o convenzioni: Nell'inventario analitico del fondo sono state applicate le norme ISAD(G).

Date della descrizione: 2006/08/31, prima redazione; 2010/02/08, prima revisione (ISO 8601)