Fondo speciale Antonio Gandolfi

Denominazione del fondo: Antonio Gandolfi

Date: 1855-1902, con documenti fino al 1936

Consistenza: 26 buste (ml. 4,00)

Livello: Fondo

Soggetto produttore: Gandolfi, Antonio, 1835-1902

Storia archivistica: Il fondo, entrato in Biblioteca nel 1955, è stato riordinato e provvisto di inventario analitico negli anni 2004-2005 grazie ad una sponsorizzazione della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Modalità di acquisizione: Il fondo Antonio Gandolfi è pervenuto alla Biblioteca dell'Archiginnasio nel 1955, in parte a seguito di acquisto dalla contessa Giannina Dal Pero, vedova di Carlo Alberto Gandolfi, figlio di Antonio, e in parte per dono della medesima. Nel mese di luglio 1955 furono infatti acquistate, per la somma di lire cinquantamila, le prime sette buste, contenenti il manoscritto "Lettere del generale Gandolfi", fotografie e documentazione diversa (lettere, relazioni, opuscoli), mentre la cartella contenente il "Carteggio personale" e le carte geografiche furono donati dalla contessa, rispettivamente, nel mese di luglio e nel mese di ottobre del 1955.

Ambiti e contenuto: Il fondo ha natura e caratteristiche particolari, in quanto l'elemento centrale è costituito dal manoscritto inedito di Antonio Gandolfi, "Il Governo civile e militare in Eritrea (da giugno 1890 al marzo 1892). Lettere del generale A. Gandolfi", mentre la documentazione più propriamente archivistica (carteggio a carattere istituzionale, relazioni, ecc.) è stata selezionata e organizzata dall'autore del manoscritto principalmente in funzione della redazione dell'opera e quasi a corredo di essa. Gandolfi cita infatti nella sua opera lunghi brani di lettere e relazioni, a supporto delle proprie affermazioni e con l'obiettivo di dare allo scritto un carattere il più possibile oggettivo. Questo probabilmente anche perché l'opera era stata progettata dal generale con finalità apologetiche del proprio operato. Se si esclude il carteggio a carattere personale donato dalla contessa Giannina Dal Pero, la documentazione a noi giunta riguarda quasi esclusivamente il periodo del governatorato di Gandolfi in Eritrea (1890-1892), mentre non sono pervenuti che pochi ed isolati documenti relativi alle attività svolte da Gandolfi come deputato e ufficiale dell'esercito, antecedentemente al 1890 e posteriormente al 1892. Non si tratta quindi, in senso proprio, di un archivio di persona inteso come nucleo di documentazione acquisita, prodotta, utilizzata e quindi organizzata da un certo personaggio nell'intero corso della propria attività. Le caratteristiche della documentazione non coincidono peraltro completamente neppure con il caso del fondo del funzionario che ha trattenuto presso di sé un intero spezzone dell'archivio dell'ente in cui svolgeva la propria attività o fascicoli relativi a particolari "affari", e che quindi dovrebbero teoricamente trovare la giusta collocazione presso l'ente medesimo. Il fondo Antonio Gandolfi può essere meglio identificato come la riorganizzazione, con finalità diverse da quelle presenti al momento della produzione dei documenti, di un nucleo documentario a carattere miscellaneo di carte (per la maggior parte in copia) provenienti dall'archivio del Governo civile e militare della Colonia Eritrea o forse, più esattamente, dalla documentazione che il Governatore teneva presso di sé per finalità pratiche in relazione all'adempimento delle proprie funzioni: si spiegherebbe in questo modo anche la presenza di copie di relazioni e di lettere ricevute, mentre gli originali dovrebbero infatti trovarsi, correttamente, nell'archivio dell'ente. È probabile che Gandolfi, dopo aver lasciato l'incarico di governatore, abbia portato con sè in Italia una parte dei documenti accumulati durante lo svolgimento di tale incarico, selezionati tra quelli ritenuti particolarmente interessanti o funzionali all'attestazione e valutazione della propria attività, vista anche la conclusione non certo positiva dell'esperienza in Eritrea. L'ipotesi qui esposta sembra potersi fondare anche sul fatto che il fondo è caratterizzato da una limitata consistenza quantitativa e che i vari documenti (lettere, relazioni, ecc.) hanno perduto in gran parte l'organicità dei nessi archivistici originari (collegamento a singole pratiche o "affari"), di cui è rimasta tuttavia traccia nelle registrazioni di protocollo e nelle classificazioni d'archivio presenti su alcuni di essi. In seguito l'organizzazione dei documenti e la funzione dell'insieme delle carte raccolte vennero finalizzati da Gandolfi alla redazione del lungo memoriale intitolato "Il Governo civile e militare in Eritrea". Il fondo comprende anche 196 fotografie, di cui 142 relative all'Eritrea (autori: Edoardo Martinori, Luigi Fiorillo, Francesco Nicotra, anonimi) e 54 riguardanti l'Egitto (autori: Henri Arnoux, Zangaki, Sarolides), nonché una raccolta di carte geografiche, topografiche e militari (131 pezzi), per la maggior parte relative al Regno di Sardegna e all'Italia settentrionale. La documentazione lasciata dal generale Gandolfi costituisce, a parere di Nicola Labanca (La politica della memoria. Le carte inedite di Antonio Gandolfi, Governatore Civile e Militare della Colonia Eritrea, «Ricerche storiche», XIX, 1989, n. 2, p. 378), un "piccolo ma importante archivio", in cui "lo studioso interessato può trovare abbondante materiale per un riesame aggiornato del primo colonialismo italiano e della prima guerra d'Africa"; notevoli per consistenza ed interesse iconografico sono inoltre le raccolte fotografiche comprese all'interno del fondo.

Criteri di ordinamento: Il progetto di riordinamento e inventariazione si è proposto di valorizzare e rendere consultabile il fondo attraverso la compilazione di uno specifico mezzo di corredo (inventario analitico). È stata realizzata un'inventariazione analitica a livello di singola unità documentaria (lettera, relazione, opuscolo, ecc.), e questo in considerazione sia della particolarità e dell'interesse delle carte, come segnalato dagli studiosi che hanno già avuto occasione di consultarle, sia della limitata consistenza del fondo, che ha reso agevolmente praticabile tale livello, ma soprattutto a motivo della sua particolare natura. Il fondo Antonio Gandolfi, come si è detto, non si configura infatti come un archivio in cui la ricostruzione in fase di riordino della struttura e dei nessi tra la documentazione possono garantire la leggibilità dello stesso anche mediante la realizzazione di uno strumento di corredo sintetico. I documenti risultano dunque caratterizzati da una notevole frammentarietà e necessitano, per acquisire un maggiore potenziale informativo, di essere descritti singolarmente, avendo perduto l'integrità del contesto originario ed essendo l'attuale ordinamento basato su categorie assai generiche. È stato conservato a grandi linee l'ordinamento individuato al momento della ricognizione come quello che probabilmente rispecchia maggiormente la configurazione data alle carte da Gandolfi e le modalità con cui egli le ha utilizzate per la redazione dello scritto "Il Governo civile e militare in Eritrea". Permane inoltre la suddivisione in cartelle corrispondenti ad altrettante categorie generiche. I documenti contenuti all'interno delle cartelle sono stati riordinati, ove possibile e opportuno, sulla base della materia (partizioni di secondo livello) o dell'argomento, e subordinatamente sulla base della data del documento. Il fondo è attualmente ordinato in sette sezioni, secondo lo schema seguente: I. Il Governo civile e militare in Eritrea. Lettere del generale A. Gandolfi, s.d.: 1896-1900, bb. 3; II. Carteggio e documenti relativi al Governo civile e militare della Colonia Eritrea, 1885-1900, bb. 6; III. Carteggio e varie personali, 1864-1902, bb. 2 (comprende le serie: 1. Carteggio personale, 1870-1901, s.d., 1 b.; 2. Varie personali, 1864-1902, 1 b.); IV. Materiale fotografico, 1891, 1898, s.d.: 1860-1892, bb. 5 (comprende le serie: 1. Eritrea, 1891, 1898, s.d.: 1887-1892, bb. 4; 2. Egitto, s.d.: 1860-1892, 1 b.); V. Materiale cartografico, 1855- 1909, bb. 8; VI. Carte eredi Gandolfi, 1871, 1902, 1924-1936, 1 b.; VII. Materiali relativi alla storia archivistica del fondo, 1955, 1988-2003, 1 b.

Condizioni di accesso: Il fondo è liberamente consultabile negli orari di apertura della Biblioteca presso la Sala dei manoscritti e dei rari, su presentazione di scheda di richiesta. Per quanto riguarda il trattamento di dati personali e la tutela del diritto d'autore si fa riferimento alla normativa vigente (Codice in materia di protezione dei dati personali d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196; Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio l. 22 aprile 1941 n. 633 e successive modificazioni)

Condizioni di riproduzione: La riproduzione a fini di studio e ricerca delle unità documentarie presenti nel fondo mediante fotografia, microfilm o su supporto elettronico è condizionata alla valutazione dello stato di conservazione del pezzo.

Lingua / Scrittura: Italiano.

Strumenti di ricerca: Inventario analitico a stampa: Maria Grazia Bollini, Inventario del fondo Antonio Gandolfi, in Eritrea 1885-1898. Nascita di una colonia attraverso i documenti e le fotografie di Antonio Gandolfi, Ledru Mauro e Federigo Guarducci, a cura di Maria Grazia Bollini, Bologna, Comune di Bologna, 2007, Biblioteca de «L'Archiginnasio», serie III, n. 7, pp. 19-257. Nel volume sono contenuti, oltre all'inventario del fondo: la descrizione, sempre a cura di M.G. Bollini, e la riproduzione integrale a colori dell'album Ricordi di Massaua (Mar Rosso). 1885, del fotografo Ledru Mauro, pp. 319-337, 359-411; la trascrizione integrale, a cura di Giovanni Paltrinieri, del Diario eritreo dell'ingegnere topografo Federigo Guarducci, pp. 415-558; il saggio di Massimo Zaccaria In posa per una più grande Italia, che analizza il ruolo dell'ancor giovane mezzo fotografico come fonte di documentazione storica per il colonialismo italiano di fine Ottocento, pp. 339-358.

Esistenza e localizzazione copie: Tutte le fotografie presenti nel fondo sono state riprodotte in formato digitale e sono consultabili presso la Sala dei manoscritti e dei rari della Biblioteca.

Unità di descrizione collegata: Collezione risorgimentale, Fondo Gandolfi: fondo conservato nel Museo civico Giulio Ferrari di Carpi. E' costituito da oggetti (armi, medaglie, onorificenze), pubblicazioni a stampa e una cartella di 53 documenti appartenuti ad Antonio Gandolfi, per un totale di 32 pezzi, in parte di provenienza non identificata e in parte donati dai figli di Gandolfi nel 1935.

Bibliografia: Mario Fanti, Consistenza e condizioni attuali delle raccolte manoscritte della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, «L'Archiginnasio», LXXIV (1979), p. 20, n. 80 e p. 33; Nicola Labanca, Uno sguardo coloniale. Immagine e propaganda nelle fotografie e nelle illustrazioni del primo colonialismo italiano (1882-1896), «Archivio fotografico toscano», IV (1988), n. 8; N. Labanca, La politica della memoria. Le carte inedite di Antonio Gandolfi, Governatore Civile e Militare della Colonia Eritrea, «Ricerche storiche», XIX (1989), n. 2, p. 378; Fabrizio I. Apollonio, L'Architettura del cannone: occupazione e opere di fortificazione, in Architettura italiana d'oltremare, 1870-1940, Venezia, Marsilio, 1993; Fotografia e fotografi a Bologna, 1839-1900, a cura di Giuseppina Benassati, Angela Tromellini; scritti di Andrea Emiliani, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992, catalogo della mostra tenuta a Bologna nel 1992; Anna Manfron, I fondi manoscritti, in Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Bologna, a cura di Pierangelo Bellettini, Fiesole, Nardini, 2001, p. 82; P. Bellettini, Relazione del Direttore sull'attività svolta nell'anno 2004, «L'Archiginnasio», XCIX (2004), p. XXX; P. Bellettini, Relazione del direttore sull'attività svolta nell'anno 2005, «L'Archiginnasio», C (2005), pp. XXIV e XXXVI; Eritrea 1885-1898. Nascita di una colonia attraverso i documenti e le fotografie di Antonio Gandolfi, Ledru Mauro e Federigo Guarducci, a cura di Maria Grazia Bollini, Bologna, Comune di Bologna, 2007, Biblioteca de «L'Archiginnasio», serie III, n. 7; Eritrea 1885- 1898. Fotografi, generali e geografi sulle sponde del Mar Rosso: gli inizi della politica coloniale italiana, a cura di M. G. Bollini e A. Manfron, s.l., s.n., 2007, pubblicato in occasione della mostra documentaria, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna, 12 luglio - 8 settembre 2007; P. Bellettini, Relazione del Direttore sull'attività svolta nell'anno 2007, «L'Archiginnasio», CII (2007), pp. XXXII, XXXIV, XLI, XLIII, L e LIII; Le note del commissario: Teobaldo Folchi e i cenni storico amministrativi sul commissariato di Massaua (1898), a cura e con introduzione di Massimo Zaccaria, Milano, Angeli, 2009, pp. 26 e 43; Cristina Bersani, La sezione iconografica in una biblioteca di tradizione: contiguità e rapporti con le raccolte librarie e documentarie, «L’Archiginnasio», CIII (2008), p. 227.

Note: Documenti e fotografie provenienti dal fondo speciale Antonio Gandolfi sono stati esposti nella mostra Eritrea 1885-1898. Fotografi, generali e geografi sulle sponde del Mar Rosso: gli inizi della politica coloniale italiana, allestita presso la Biblioteca dell'Archiginnasio nel 2007 (la versione on-line della mostra è consultabile alla pagina: http://badigit.comune.bologna.it/mostre/eritrea/index.html.

Altre informazioni bibliografiche: Per la bibliografia completa si rinvia all'inventario analitico a stampa del fondo (Maria Grazia Bollini, Inventario del fondo Antonio Gandolfi, in Eritrea 1885-1898. Nascita di una colonia attraverso i documenti e le fotografie di Antonio Gandolfi, Ledru Mauro e Federigo Guarducci, a cura di Maria Grazia Bollini, Bologna, Comune di Bologna, 2007, Biblioteca de «L'Archiginnasio», serie III, n. 7, pp. 19-257).

Nota archivistica: La presente scheda è stata compilata da Maria Grazia Bollini sulla base dell'inventario a stampa del fondo (Maria Grazia Bollini, Inventario del fondo Antonio Gandolfi, in Eritrea 1885-1898. Nascita di una colonia attraverso i documenti e le fotografie di Antonio Gandolfi, Ledru Mauro e Federigo Guarducci, a cura di M. G. Bollini, Bologna, Comune di Bologna, 2007, Biblioteca de «L'Archiginnasio», serie III, n. 7, pp. 19-257, in particolare utilizzando la parte intitolata Il fondo Antonio Gandolfi, pp. 29-45).

Norme o convenzioni: Nell'inventario analitico del fondo sono state applicate le norme ISAD(G).

Date della descrizione: 2007/07/18, prima redazione; 2010/02/04, prima revisione (ISO 8601); 2011/09/12, aggiornamento e integrazione.