Economista, uomo politico, studioso, bibliografo e bibliofilo, appartenente
ad una famiglia dell'aristocrazia terriera romagnola, compì i suoi
studi a Lucca, dove acquisì una solida preparazione nelle materie
letterarie frequentando al contempo lezioni di matematica, tedesco
ed ebraico.
Dopo il 1840 si dedicò con successo a Lugo all'amministrazione del
patrimonio familiare e, in qualità di proprietario terriero fu anche
attivo in campo sociale, ma soprattutto coltivò la passione
per il collezionismo librario che caratterizzò tutta la sua vita.
Di orientamento riformista, partecipò direttamente alla vita pubblica,
ebbe incarichi politici e partecipò alla Repubblica Romana. Caduta
la Repubblica Romana, visse all'estero per poi trasferirsi a Torino.
Durante l'esilio si votò definitivamente alla passione per lo studio
e per i libri e la sua biblioteca raggiunse dimensioni ragguardevoli
non senza contraccolpi sulle sue fortune economiche. Fu anche mediatore
e fornitore di libri al servizio di editori, tipografi, collezionisti
e studiosi. La sua passione bibliografica non era però fine a se stessa,
ma orientata alla ricerca storica e all'indagine bibliografica. Oltre
che collezionista, Manzoni fu linguista e filologo, editore di testi
della tradizione italiana, redattore di annali tipografici, teorizzatore
dei principî fondanti della scienza bibliografica.
Rientrato a Lugo dopo l'Unità, dovette fronteggiare difficoltà economiche
parzialmente aggravate dai suoi acquisti come collezionista. Fra il
1879 e il 1886, affidati gli affari ai figli, si dedicò esclusivamente agli studi,
pubblicando importanti opere.
Per approfondire: www.treccani.it