Salute, o genti umane affaticate! (G. Carducci). Disegno riprodotto su cartolina postale, Bologna, Ugo Barbéri, Via Santo Stefano, 24, Bologna (Lit. G. Mazzoni, Bologna) (Collezione privata).
Versi tratti da Il Canto dell'amore composto nel 1877 ed inserito nei Giambi ed Epodi (1867-1872). L'intera quartina cui il verso appartiene suona così: «Salute, o genti umane affaticate!/Tutto trapassa e nulla può morir./Noi troppo amammo e sofferimmo. Amate./Il mondo è bello e santo è l'avvenir. » La si ritrova stampata anche su una cartolina listata a lutto pubblicata in occasione della morte del poeta sotto il ritratto con la scritta: "M. IL XVI FEBBRAIO 1907" (n.
Collocazione: Biblioteca dell'Archiginnasio, Collezione dei ritratti, Cartone 12, Fasc. 46, C. 11