2 febbraio - 19 marzo 2011
LIBRI. Fogli che bruciano
Le edizioni della Libreria Antiquaria Palmaverde di Roberto
Roversi, 1948-2005
Mostra organizzata dalla Biblioteca comunale dellArchiginnasio
in collaborazione con le Edizioni Pendragon di Bologna e con
il contributo di Coop Adriatica
A cura di Antonio Bagnoli e Marcello Fini
Orario di apertura: da lunedì a venerdì 9-19;
sabato 9-14; chiuso domenica. Ingresso libero.
LA
MOSTRA ONLINE
La mostra ripercorre lintera attività editoriale
della Libreria Antiquaria Palmaverde di Roberto Roversi, dagli
anni immediatamente successivi alla fine della Seconda guerra
mondiale fino al 2005, quando ha cessato la sua attività,
sia editoriale sia di commercio antiquario di libri. Accanto
alle pubblicazioni (oltre un centinaio tra monografie e riviste)
del marchio Palmaverde, trova spazio anche la coeva produzione
letteraria (poetica, narrativa e saggistica) di Roberto Roversi,
uno dei più importanti intellettuali italiani della seconda
metà del Novecento: la doppia attività di Roversi,
da una parte come scrittore, dallaltra come libraio ed
editore, scorre quindi parallelamente allinterno delle
dieci bacheche della mostra.
Accompagnano i libri e gli opuscoli anche alcune lettere di
importanti letterati italiani del secolo scorso (Pasolini, Vittorini,
Bassani, Einaudi e altri). In occasione della mostra Roberto
Roversi dona allArchiginnasio una delle 39 copie numerate
dellultima opera,
LItalia sepolta sotto la neve,
che riunisce in una versione definitiva il suo lavoro poetico
di questi ultimi ventanni.
Roberto Roversi e la Libreria Antiquaria Palmaverde
Fondata da Roberto Roversi nel 1948 a Bologna, la Libreria Antiquaria
Palmaverde pubblica il primo catalogo di vendita nel novembre
1949; il numero 2 esce in dicembre, il 3 nel gennaio 1950, mentre
il numero 4 è datato marzo-aprile 1950. Fin
dallapertura fu subito chiaro il progetto di affiancare
allattività commerciale anche quella editoriale,
con unattenzione particolare al settore della filologia.
Durante tutto il corso degli anni Cinquanta vengono date alle
stampe un alto numero di pubblicazioni, che proseguiranno negli
anni Sessanta e si andranno spegnendo negli anni Settanta, parallelamente
con la scelta di Roversi di escludersi dal meccanismo del mercato
e dalla comunicazione istituzionalizzata. Infatti,
dopo aver pubblicato con Einaudi, Mondadori e Rizzoli negli
anni Cinquanta e Sessanta, Roversi decise di autoprodursi i
libri in poche copie che provvedeva a spedire, su richiesta,
direttamente dalla libreria, attiva secondo i normali funzionamenti
del mercato antiquario.
Su questo versante del mercato antiquario, deve essere sottolineato
che la scelta dei volumi da proporre in vendita ha decisamente
segnato un elemento di distinzione piuttosto notevole: Roversi
fu tra i primi - ad esempio - a proporre in catalogo i volumi
dei futuristi (le cui quotazioni odierne sono altissime) e ricorda
che quasi tutte le opere di maggior pregio furono acquistate
da altre librerie antiquarie, soprattutto allestero.
Ma anche i fogli volanti politici e studenteschi hanno trovato
accoglienza nei 229 cataloghi della Palmaverde. Per quello che
riguarda lattività editoriale, il totale dei titoli
pubblicati dalla Libreria Antiquaria Palmaverde è di
75, a cui vanno aggiunte le riviste «Officina» (dieci
numeri editi da Roversi e gli ultimi due da Bompiani), «Rendiconti»
(trenta numeri in venti fascicoli), «Le porte» (tre
fascicoli), che fanno superare il traguardo delle cento pubblicazioni:
una quantità davvero ragguardevole, soprattutto perché
non esisteva alcuna struttura redazionale.
I volumi esposti vogliono dare un saggio della varietà
e degli interessi toccati dal marchio editoriale: poesia, saggistica,
narrativa, arte (splendidi e preziosi volumi realizzati con
la collaborazione di artisti). Scorrendo lelenco dei titoli
stampati, Roversi ricorda con precisione il percorso di ogni
singolo volume; in linea generale, si può affermare che
ha sempre accolto le proposte che lo hanno convinto, ma non
ha mai richiesto - ai numerosi intellettuali, scrittori e poeti
con cui era in stretta relazione - materiale per libri monografici
da pubblicare, limitandosi sempre a sollecitare solo interventi
sulle sue riviste.
La linea grafica è sempre stata scelta dallo stesso Roversi,
al pari della carta, di ottima qualità. I volumi, quasi
tutti in tiratura non superiore alle trecento copie, sono stati
commercializzati direttamente e venduti in contrassegno a privati
e librerie. Oggi, molti di questi libri, anche quando il loro
prezzo non è elevato sul mercato antiquario, sono di
difficile reperibilità. Tutti insieme rappresentano il
risultato di unattività editoriale intensa, che
trova in questa esposizione una prima possibilità di
essere presentata allo studioso e al lettore interessato.