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MOSTRE

>> LA MOSTRA IN RETE       8 - 22 marzo 2008
Donne nell'arte: Robes et femmes nella Belle Époque
Mostra di opere grafiche dalle raccolte dell'Archiginnasio
A cura di Valeria Roncuzzi Roversi Monaco e Sandra Saccone
Orario di apertura della mostra : lun.-ven. 9-18.30; sab. 9-13.45; dom. chiusa. Ingresso libero. L'esposizione offre al pubblico la possibilità di vedere per la prima volta un'inedita e preziosa scelta di una trentina di opere grafiche con immagini femminili della Belle Époque, realizzate da maestri nel campo dell'illustrazione come gli italiani Enrico Sacchetti (Roma, 1877 - Firenze, 1967) e Marcello Dudovich (Trieste, 1878 - Milano, 1962), e l'austriaco Raphael Kirchner (Vienna, 1876 - New York, 1917).
Queste raccolte formate da tavole di grande formato, edite a Parigi e a Monaco fra il 1913 e il 1914, appartengono al patrimonio dell'Archiginnasio e provengono in parte dalla preziosa libreria privata Rusconi Verzaglia, donata nel 1919 al Comune di Bologna e giunta all'Archiginnasio all'inizio degli anni Venti.
La raffigurazione dei modelli femminili è interpretata e sublimata dalla creatività degli artisti in una visione talvolta ironica e caricaturale, del tutto autonoma da una pura rappresentazione di abiti alla moda.
     
  Enrico Sacchetti, Robes et femmes
Paris, Librairie Dorbon-aîné (19, Boulevard Haussmann), 9 Juin 1913
Provenienza: Fondazione Rusconi, 1921
Si tratta di una rara edizione in numero limitato a 300 copie, in cui l'espressione artistica di Sacchetti riflette le eleganti atmosfere e i temi mondani della Belle Époque, che avevano il loro frenetico centro propulsore soprattutto in Parigi, incontrastata capitale del bel mondo. Anche nelle sinuose silhouettes di Sacchetti si ritrovano fermenti di vanità, seduzione, il gusto insomma tipicamente 'parigino': le sue donne sono tutte militanti della mondanità, per loro la toilette prescelta deve affermare lo status simbol, consentendo di sopravanzare in sontuosità le rivali nella sfilata sul pubblico palcoscenico, che qui è solo accennato da pochi elementi nello sfondo: il salotto, il caffè-concerto, la villeggiatura, la passeggiata, la gita in automobile.
L'occhio dell'artista però è più distaccato e nelle sue raffigurazioni il segno aggressivo fa riaffiorare la vena del caricaturista. Sacchetti è ironico nei confronti di queste creature, talvolta consumate dalla coazione ad apparire più che a essere.
  Marcello Dudovich, Corso
Munchen, Albert Langen, [1913-1914], 32 tavole
L'album "Corso" è una preziosa silloge di 32 tavole, già realizzate per il "Simplicissimus" e raccolte dall'artista che lo pubblicò a Monaco presso lo stesso editore del periodico tedesco, nei medesimi anni in cui questo usciva.
Marcello Dudovich, infatti, chiamato a Monaco nel 1910 dall'editore Albert Langen per collaborare alla sua rivista, vi illustrerà per circa quattro anni la pagina mondana, entrando in contatto e collaborando con gli esponenti di spicco della grafica tedesca, quali Kainer, Schultz, Heine e Thöny.
L'esperienza straordinaria di questa collaborazione è appunto legata al ruolo di Dudovich come "inviato speciale" nelle più rinomate località di villeggiatura e di svago in tutta Europa, per offrire con la propria grafica una viva testimonianza delle abitudini mondane dell'alta società. L'artista stesso, ricordando quegli anni scriveva: "Lasciatemi parlare con gioia di un tempo in cui gli inviati speciali non venivano spediti sui campi di battaglia, ma su campi di corse e di golf, a Parigi, Londra, a Montecarlo, a Deauville, per ritrarvi belle donne, la mondanità elegante, le raffinatezze della moda. Si viaggiava da una nazione all'altra senza passaporto e senza carta d'identità: una cosa meravigliosa …"
  Raphael Kirchner, De la brune à la blonde,
seize estampes artistiques editées par "La Vie Parisienne" (29 rue Tronchel), Paris, [1914].
Provenienza Fondazione Rusconi, 1921
La raccolta venne pubblicizzata, l'11 luglio 1914, dalla rivista "La Vie Parisienne" come serie di stampe di grande lusso: nella descrizione essa era definita un piccolo capolavoro dell'arte tipografica, ogni esemplare della quale era stato inciso, acquerellato e riprodotto a colori.
L'austriaco Raphael Kirchner, dopo aver operato come gli altri due artisti a Parigi, e alla "Vie Parisienne", fino all'agosto 1914, si trasferì definitivamente negli Stati Uniti a causa della prima guerra mondiale e vi fu apprezzato come illustratore soprattutto per il suo raffinato erotismo, che lanciava il prototipo di quella che sarà poi la tipica pin up americana della seconda guerra mondiale.