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MOSTRE

13 marzo-10 aprile 2010, quadriloggiato inferiore
Il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia
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"Il Resto del Carlino" compie 125 anni: a conti fatti, sono 45.000 notti passate a scrivere la Storia. Ed è proprio questo il titolo scelto per la grande mostra che festeggia questo compleanno: un percorso fra tre secoli e due millenni, l'affresco della vita di una testata che è cambiata insieme al mondo che si muove attorno.
Era il 20 marzo 1885 quando usciva la prima copia di un giornale che intendeva essere un amico per il lettore e poterlo informare sui fatti, come lo incontrasse per strada. Il prezzo di 2 centesimi e il formato "piccino per chi non ha tempo per i giornali grandi", ne determinarono il successo. L'affermazione è poi venuta nel tempo, grazie alle firme eccellenti di personalità come Giovanni Spadolini, Sergio Zavoli, Indro Montanelli (come cronisti), Corrado Alvaro o Marino Moretti, e ancora grazie agli scritti di Albert Einstein, Luigi Einaudi, Thomas Mann, Giosué Carducci, Ingrid Bergman, Pier Vittorio Tondelli, oltre ad una schiera di giornalisti e personalità che abbracciavano vari ambiti della cultura, della scienza, dell'economia e della politica. Non ultimo Alberto Ronchey, recentemente scomparso. Senza considerare un altro fattore importante: il radicamento territoriale con la nostra città e le zone dove attualmente è distribuito (in Emilia-Romagna, Marche e parte del Veneto, con specifiche pagine locali).
Dalla prima pagina del 21 marzo 1885 fino agli eventi più recenti, come l'elezione di Barack Obama o il terremoto di Haiti: l'allestimento della mostra è stato suddiviso in decadi, e ciascun decennio viene raccontato dalle dieci prime pagine più rappresentative. Per ogni decade, una scheda di Alberto Malfitano dell'Università di Bologna inquadra storicamente il periodo, con un fil rouge che abbina i fatti più significativi di cronaca nazionale e internazionale alle 'pillole' di cronaca locale. Un video (per la cui realizzazione sono state selezionate oltre 1500 immagini) conduce attraverso personaggi ed eventi delle varie epoche: a coronare il progetto, verrà pubblicato un libro ricco di materiali d'archivio e nuovi editoriali.
Da una lettera di Giosue Carducci all'assassinio di Re Umberto I, dalla Prima alla Seconda Guerra mondiale alla nascita della Repubblica, dallo sbarco sulla Luna alle grandi 'rivoluzioni', il Carlino ha saputo raccontare tutta questa storia attraverso il lavoro di migliaia di giornalisti, grafici e tipografi, che oggi accompagnano il giornale anche verso le nuove frontiere dell'informazione digitale.
In quelle 45mila notti, ci sono le grandi firme, ma ci sono anche le 'venti righe' dei corrispondenti di tutti i paesi: "Che onore poter continuare a portare avanti un'impresa così antica e tuttavia fresca, e proiettarla nel XXI secolo", scrive il direttore Pierluigi Visci.

La mostra ospitata all'Archiginnasio si può visitare da sabato 13 marzo fino al 10 aprile: in seguito una sintesi verrà ospitata dal 12 aprile al 10 maggio in Sala Borsa. Nel frattempo, in parallelo, una mostra itinerante toccherà 27 località dell'Emilia Romagna e delle Marche, e anche Rovigo, ovvero tutte le città nelle quali vengono realizzate le edizioni del Carlino: e, per ogni città, si arricchirà di altre storie, quelle dei territori nei quali il giornale ha saputo diventare un amico fedele di centinaia di migliaia di lettori.

La mostra, sostenuta da Unicredit Banca, Banca Marche, Confcommercio-Imprese per l'Italia, è nata da un'idea della Poligrafici Editoriale sviluppata da Gabriella Castelli di Laboratorio delle Idee e realizzata da Comunicazionivisive.net: gli allestimenti sono a cura di Modular.

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com