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MOSTRE

Maria José Arjona       Mercoledì 23 giugno, ore 17- 20, giovedì 24 ore 18-22
nel Teatro Anatomico del Palazzo dell'Archiginnasio
Performances di Maria José Arjona
VIRES. ESERCIZI SUL POTERE - ESERCIZI DI SCELTA
a cura di Julia Draganovic e Claudia Löffelholz,
promosse da LaRete Art Projects in collaborazione con Arte Fiera Art First Bologna
Martedì 23 giugno 2010, ore 17-20: l'artista eseguirà l'Esercizio 2
Mercoledì 24 giugno 2010, ore 17-20: l'artista eseguirà l'Esercizio 3

INGRESSO LIBERO - I posti del Teatro Anatomico sono limitati. Si prega di prenotare: info@larete-artprojects.net

Maria José Arjona è nata a Santa Fe de Bogotá, in Colombia, nel 1973. Attualmente vive e lavora a Miami; è considerata una delle più significative artiste performative emergenti dell'America Latina, grazie ai suoi recenti interventi al Watermill Center di Long Island (NY) e all'Haus der Kulturen der Welt (Berlino); è anche stata l'unica artista visiva che ha preso parte ai reenactements delle performances storiche di Marina Abramovic, in occasione della sua retrospettiva al MoMA di New York.
Dopo il recentissimo esordio italiano, fra il 10 e il 12 giugno 2010, al Museo MADRE di Napoli all'interno del ciclo "Corpus. Arte in Azione", l'artista colombiana presenterà ora interventi site specific pensati per il contesto bolognese.

LE PERFORMANCES
Maria José Arjona realizza performances nelle quali rivendica il significato universale del corpo, che per lei consiste nella necessità di liberarlo dalle parole, da definizioni specifiche, per renderlo “fisicamente” libero. Il corpo diviene così lo spazio attraverso il quale sperimentare la vita in termini di azioni e reazioni; il corpo parla attraverso gli organi e le loro funzioni, gioca con le immagini, i suoni, gli odori, le trame, mescola tutto, assorbe e traspira, restituisce fluidi, che diventano la traccia residuale di una serie di esperienze. (M.J.Arjona)

VIRES è il titolo di una serie di esercizi sulle strutture di potere e sulla libertà di scelta. La ricerca di Maria José Arjona s'incentra sulle restrizioni del potere individuale, sociale e politico, ed invita il suo pubblico a riscoprire la propria possibilità di scelta e di interazione fisica.
Nell'Esercizio 2: l’artista copre il tavolo di marmo con un feltro verde e mette a disposizione del pubblico un dado. All’entrata vengono distribute ai visitatori delle istruzioni in cui si spiega che l’artista, vestita in un semplice abito bianco, sta a disposizione per ogni tipo di interazione con il pubblico. L’unico vincolo è quello che i visitatori, prima di cominciare l’interazione con l’artista, devono tirare i dadi per stabilire quante volte ripetere la stessa azione. Appena hanno preso posto, l’artista comincia ad invitare i visitatori a partecipare “al gioco”.
Le istruzioni distribuite incoraggeranno il pubblico a riflettere sulla libertà, le possibilità di scelta e le restrizioni di libertà che ciascuno sperimenta nella vita quotidiana. Oltre a svegliare il senso creativo dei visitatori e ad incoraggiare il pubblico a trovare nuovi linguaggi di comunicazione, l’artista vuole anche renderci consapevole delle mille occasioni che ciascuno perde, non vedendole.
Nell'Esercizio 3: l’artista si sdraia sul tavolo di marmo al centro della sala. Indossa, sopra una specie di tuta minimale, un’armatura fatta di corde che seguono i meridiani della medicina cinese. Nei punti principali dell’agopuntura le corde sono chiuse con lucchetti. Sotto ogni lucchetto si trova una specie di spina che, tramite il lucchetto, viene premuta contro la pelle, in modo tale da far pressione sui punti di agopuntura.
Un assistente tiene una ciotola che contiene le chiavi per tutti i lucchetti.
All’entrata, i visitatori ricevono delle istruzioni scritte che li invitano a liberare l’artista dall’armatura. Per far questo, bisogna trovare la chiave giusta per ogni lucchetto. Chi apre un lucchetto potrà poi portarselo a casa come ricordo.
Non appena l’ultimo lucchetto è stato levato, l’artista si alza e sul suo fisico, per effetto delle spine sotto i lucchetti, dovrebbero essere visibili i punti principali dell’agopuntura.
Gli esercizi 2 e 3 sono interazioni sviluppate appositamente per il Teatro Anatomico dell'Archiginnasio di Bologna.

Con il sostegno di Collection MARALOTO (Bogota-Colombia)