ARCHINEWS
Maggio 2010
A cura di Valeria Roncuzzi e Sandra Saccone
È stata pubblicata l'opera:
Una foga operosa. Luigi Frati e lorganizzazione degli istituti
culturali bolognesi nella seconda metà dellOttocento, a
cura di Pierangelo Bellettini. Collana «Biblioteca de LArchiginnasio»
(serie III, n. 9), Bologna, Costa Editore, 2010, in due tomi, per complessive
941 pagine, € 25,50)
I due volumi raccolgono in più di 900 pagine gli atti del convegno
tenutosi nel 2002 in occasione del centenario della morte di Luigi Frati
(1815-1902), studioso che più di tutti ha influenzato la vita di
questa Biblioteca, essendone stato il direttore per ben 44 anni, dal 1858
al 1902. Ma Frati è anche un personaggio che ha inciso come pochi
altri sullorganizzazione della vita culturale della città,
perché può essere ricordato fra i padri fondatori del Museo
Archeologico, del Museo Medievale e dellArchivio di Stato di Bologna.
Il Museo Archeologico venne inaugurato nelle sale di palazzo Galvani una
prima volta nel 1871; nel 1881 al nuovo museo venivano accorpate anche le
raccolte archeologiche dellUniversità. Nel 1874 veniva istituito
lArchivio di Stato di Bologna, che ha avuto la propria sede in palazzo
Galvani fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Biblioteca, Museo, Archivio venivano così a formare i tre elementi
di un unico programma culturale, improntato alla salvaguardia della memoria
storica del territorio, obiettivo perseguito con uguale tenacia ed energia
anche dalla Deputazione di storia patria, sorta nel 1860 e di cui Luigi
Frati fu il primo segretario.
Tomo I
Introduzione
-PIERANGELO BELLETTINI, Il contesto famigliare, la formazione e le esperienze
giovanili di Luigi Frati
-ANNA MARIA BRIZZOLARA, Agli esordi dellarcheologia del territorio
e del sistema museale bolognese: gli anni giovanili di Luigi Frati (1840-1858)
-ALBERTO PRETI, Luigi Frati e il federalismo dell«Unità»
(1848-1849)
-MARIO FANTI, Alcuni documenti sullattività di Luigi Frati
fra il 1841 e il 1858
-PIERANGELO BELLETTINI, Successi e contrarietà nella carriera di
un bibliotecario
-ANNA MANFRON, Le raccolte librarie provenienti dalle soppressioni post-unitarie
delle congregazioni religiose
-SAVERIO FERRARI, Lordinamento per materie della Biblioteca Municipale
-MAURIZIO AVANZOLINI, La Bibliografia bolognese di Luigi Frati
-MARILENA BUSCARINI, Frati nella rete. La Bibliografia bolognese di Luigi
Frati on line
Tomo II
- ANGELA DONATI, Luigi Frati nella Deputazione di Storia Patria
- ROSARIA CELLI GIORGINI, DallArchivio di patrie memorie allArchivio
di Stato di Bologna. Organizzazione della memoria cittadina
- CRISTIANA MORIGI GOVI, Cento misure e un taglio solo. Luigi Frati e il
Museo Civico di Bologna
- PAOLA GIOVETTI, Testa o croce. Le collezioni numismatiche tra Frati e
Brizio
- CARMEN RAVANELLI GUIDOTTI, Luigi Frati dallerudizione agli albori
della ceramologia
- MASSIMO MEDICA, I corali della Basilica di S. Petronio in Bologna, un
testo esemplare di Luigi Frati studioso di miniatura
- PIERANGELO BELLETTINI, La dinastia
- LANFRANCO BONORA e ANNA MARIA SCARDOVI, Inventario del fondo speciale
Luigi Frati
- Indice cronologico dei corrispondenti (a cura di Giuseppina Succi)
- GIUSEPPINA SUCCI, Elenco bibliografico degli scritti a stampa di Luigi
Frati
- Indice dei nomi di persona (a cura di Giuseppina Succi)
Eventi dal 19 maggio al 22 maggio 2010:
Mercoledì 19 maggio, ore 18 - 20.30
APERTURA STRAORDINARIA DEL PALAZZO DELL'ARCHIGINNASIO
per l'inaugurazione di
"VINCOLI". Cinque interventi site-specific allinterno
del Palazzo dellArchiginnasio
Mostra a cura di Eléonore Grassi per l'edizione bolognese di Gemine
Muse 2010
20 maggio -17 luglio 2010 - ingresso libero
Inaugura mercoledì 19 maggio alle ore 18.00 all'Archiginnasio di
Bologna "Vincoli" la mostra che Eléonore Grassi ha curato
per l'edizione bolognese 2010 di Gemine Muse,il progetto nazionale che coinvolge
22 città italiane e porta i giovani artisti a dialogare nei luoghi
storici, proprio come "piantine che crescono fra le fessure del passato".
L'esposizione è costituita da 5 interventi site-specific di Enrica
Casentini, Virginia Farina, Eleonora Magnani, Lorenzo Senni, e di Teatrino
Elettrico.
Gli artisti, che provengono dal concorso Iceberg promosso dal Settore Cultura
del Comune di Bologna, sono stati lasciati liberi di scegliere un aspetto
o uno spazio dellArchiginnasio sul quale lavorare: alcuni lavori risultano
così focalizzati su particolari del luogo, altri sono più
legati allinterazione con uno specifico spazio, come il Teatro Anatomico
o la Cappella di Santa Maria dei Bulgari, passando per i numerosi spazi
della Biblioteca.
Il concetto di vincolo è alla base di tutti i lavori,
inteso nei suoi diversi significati: da quello di legame particolarmente
stretto - perché gli interventi sono intimamente legati al luogo
- fino a quello di limitazione alle possibili azioni, dovuta alla condizione
di tutela di un edificio di grande valore storico e culturale quale è
lArchiginnasio.
Lintervento artistico, così come quello curatoriale, non è
dunque libero, ma vincolato: è costretto a muoversi allinterno
di uno spazio di azione delimitato dal luogo e dai suoi vincoli di varia
natura e deve trovare la maniera di trasformare le contraintes in sources
de liberté, gli ostacoli in strumenti creativi che amplifichino,
anziché ridurre, le possibilità di arrivare a soluzioni originali,
inattese ed imprevedibili.
INFO: http://www.giovaniartisti.it/geminemuse2010/
Venerdì 21 maggio, ore 17. 30, Casa Carducci, Piazza Carducci
5, Bologna
presentazione del libro di
Giovanna Cordibella, Hölderlin in Italia. La ricezione letteraria
(Il Mulino, 2009)
Ne parlano con l'autrice Gian Mario Anselmi, Marco A. Bazzocchi, Maria Luisa
Wandruszka
Il volume, edito nella collana del Dipartimento di Italianistica dell'Università di Bologna, esplorando la fitta trama di rapporti che legano le grandi tradizioni letterarie europee, l'italiana, la tedesca e la francese, ricostruisce la fortuna del lirico tedesco Friedrich Hölderlin (1770 -1843), un autore destinato a imporsi nella memoria poetica novecentesca come un riferimento precipuo e imprescindibile. L'indagine prende le mosse dalla prima metà dell'Ottocento, quando il nome di Hölderlin comincia a diffondersi nella nostra penisola grazie alla mediazione francese, per soffermarsi, in particolare, su Giosue Carducci che ha avuto il merito di procurarne le prime traduzioni italiane. Addentrandosi quindi nel Novecento, lo studio mette a fuoco l'incidenza di questo modello poetico in tutta la sua varia articolazione. Si incomincia con le riviste d'inizio secolo («La Ronda», «Leonardo») che filtrano la coeva riscoperta europea di Hölderlin, e si procede esaminando, negli anni Trenta e Quaranta, in virtù di nuove letture critiche e traduzioni, l'ingresso definitivo nel nostro orizzonte culturale del grande lirico tedesco che ha intrecciato un dialogo fecondo con Ungaretti, Montale, Luzi, Vigolo e Zanzotto.
L'autrice, già ricercatrice presso l'Ateneo di Bologna, insegna
ora letteratura italiana presso l'Università di Berna. Ha al proprio
attivo, insieme al volume Di fronte al romanzo.Contaminazioni nella poesia
di Vittorio Sereni (Pendragon, 2004), una ricca produzione di saggi sulla
letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento, apparsi in riviste
e in atti di convegni italiani e internazionali.
Sabato 22 maggio, ore 12
VISITA GUIDATA gratuita alla MOSTRA
1855 Cholera morbus. Società e salute pubblica nella Bologna pontificia
Mostra a cura di: Maurizio Avanzolini, Marilena Buscarini, Marcello Fini,
Arabella Riccò, con la collaborazione di Stefano Arieti
Palazzo dell'Archiginnasio, Quadriloggiato superiore dal 20 aprile al 21
agosto 2010, ingresso libero
La visita sarà condotta da Maurizio Avanzolini. (Appuntamento nel Quadriloggiato superiore)
Prossime visite guidate:
- mercoledì 26 maggio, ore 17, condotta da Marcello Fini
- sabato 12 giugno, ore 12, condotta da Marilena Buscarini