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Luglio-agosto 2008, n. 83
A cura di Valeria Roncuzzi e Sandra Saccone

In questo numero:
1. L'Archiginnasio sede dell'Archivio regionale della produzione editoriale emiliano-romagnola
2. Doni all'Archiginnasio: l'archivio di Giulia Cavallari Cantalamessa e un libro d'arte dedicato a Michelangelo
3. Mostre in Archiginnasio e mostre in rete
4. Novità utili nel sito dell'Archiginnasio
5. Libri e documenti dell'Archiginnasio in mostra presso altri Istituti
6. Orario estivo del Palazzo e della Biblioteca

L'Archiginnasio sede dell'Archivio regionale della produzione editoriale emiliano-romagnola

In questi giorni la nostra Biblioteca giunge a un punto di svolta, che coinvolgerà consistenza e fisionomia del suo patrimonio. Infatti, in seguito alla nuova Legge sul deposito legale (n. 106 del 15 aprile 2004) e al relativo Regolamento (DPR 3 maggio 2006, n. 252, in vigore dal 2 settembre 2006), il cui obiettivo principale dichiarato è quello “di conservare la memoria della cultura e della vita sociale italiana”, è stata sottoscritta (con Deliberazione n.108/2008 del 09/06/2008) una convenzione fra il Comune di Bologna e l'Istituto Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna per la costituzione dell'archivio della produzione editoriale regionale, avente sede proprio nella Biblioteca dell'Archiginnasio.
Il libro e la lettura rivestono un ruolo rilevante dal punto di vista sia culturale sia economico nella nostra regione, che è seconda per numero di biblioteche e per numero di novità editoriali prodotte annualmente solo alla Lombardia.
Un nuovo patto tra editori e biblioteche del territorio era dunque indispensabile, e ora questo collegamento diretto si realizza grazie agli sforzi della Soprintendenza ai beni librari della Regione Emilia-Romagna, superando la burocratica intermediazione delle Prefetture, fin qui collettori (in origine con funzioni censorie) delle copie d'obbligo, comprese le due destinate alle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze. Il rafforzamento dell’organizzazione bibliotecaria da una parte assicura contro le dispersioni dei documenti e le lentezze nella loro fruizione, dall'altra fornisce alla stessa industria editoriale una solida base per una migliore redditività.

Da tutto ciò consegue che il nostro Istituto diventerà da quest'anno centro di conservazione di una copia di tutti i documenti stampati nel territorio regionale: libri, opuscoli, pubblicazioni periodiche, carte geografiche e topografiche, atlanti, manifesti, musica a stampa; e di quelli diffusi su supporto informatico, ad eccezione di quelli sonori e video. Come si vede, rispetto al passato si registra un notevole ampliamento delle categorie dei documenti destinati al deposito legale.
L’Archiginnasio riceverà tutti i volumi pubblicati dagli editori dell’Emilia Romagna, li catalogherà, li conserverà e li renderà consultabili.
Sarà escluso, invece, il prestito, essendo la conservazione il primo obiettivo e, con essa, la valorizzazione dei nuovi volumi grazie a incontri, presentazioni, appuntamenti diversi.
Se l'archivio "regionale" è stato affidato all'Archiginnasio, gli archivi "provinciali" della produzione editoriale (ai quali viene demandato il servizio di prestito) continueranno ad essere assicurati dalle Biblioteche Passerini Landi di Piacenza, Palatina di Parma, Panizzi di Reggio Emilia, Estense Universitaria di Modena, Universitaria di Bologna, Ariostea di Ferrarra, Saffi di Forlì, Classense di Ravenna, Gambalunga di Rimini.
Per avere un’idea della massa di materiali che entreranno nella nostra storica biblioteca civica, basti sapere che nel 2006 in Emilia Romagna sono usciti 6.745 titoli, con un incremento del 7,4% rispetto ai dati precedenti. Oltre ai maggiori oneri di inventariazione e catalogazione, vi è, naturalmente, il problema degli spazi. L’Archiginnasio ha già provveduto a dirottare in un magazzino a Granarolo le annate di periodici scarsamente consultati, così da poter allestire nel palazzo gli uffici destinati al trattamento dei nuovi materiali. Quanto alla collocazione di questi ultimi, è in corso un'istruttoria per verificare la fattibilità di realizzare un nuovo grande deposito librario nel sottopassaggio di via Rizzoli (ex Urban Center) con accesso dal Voltone del Podestà.
(www.ibc.regione.emilia-romagna.it; http://urp.comune.bologna.it/AlboPretorio/)

Importanti doni all'Archiginnasio

L'archivio di Giulia Cavallari Cantalamessa (Imola, 1856 - Bologna, 1935)
Allieva prediletta di Carducci e compagna di studi di Pascoli nell'università bolognese da cui uscì nel 1882 come prima donna laureata dopo l'Unità d'Italia, poetessa e scrittrice, impegnata nelle battaglie per l'emancipazione femminile e sociale di fine Ottocento, questa figura eclettica della cultura bolognese e italiana tenne corrispondenza con numerosi personaggi italiani e stranieri, con senatori e deputati, e con la casa regnante.
Giulia Cantalamessa fu animatrice anche di un salotto frequentato dai personaggi più illustri della città: oltre a Carducci e Pascoli, Severino Ferrari, Enrico Panzacchi, Nicola Zanichelli e Augusto Murri.
Il suo archivio, quindi, ricco di lettere, documenti storici, fotografie, è giunto alcuni anni fa all'Archiginnasio grazie al dono dell'editore Tiziano Costa, al quale si è ora aggiunta un'ulteriore piccola tranche donata dalla Famèja Bulgnèisa.

Un libro d'arte dedicato a Michelangelo
Il libro è un’opera complessa cui concorrono non solo lo scrittore che dà il testo e l’artista che lo commenta visivamente, ma una rosa di artefici – dai cartai ai legatori, dai decoratori agli ebanisti –, il cui apporto non è meno determinante. Un’uscita come Michelangelo. La dotta mano è un esempio perfetto dello spirito antico riportato nella modernità, che fa rinascere lo spirito dell’officina rinascimentale. Il volume d’esordio della collana "Book Wonderful" del Gruppo FMR, nato nel 2008 dalla fusione societaria tra la casa d’arte ART’E’ e la casa editrice Franco Maria Ricci, si inaugura infatti con la celebrazione del maggiore testimone del Rinascimento, Michelangelo Buonarroti.
Si tratta di scatti fotografici delle opere del grande maestro, realizzate da Aurelio Amendola, celebre fotografo di sculture (tra i suoi soggetti, oltre alle sculture michelangiolesche, le opere di Donatello e di Jacopo della Quercia). La stampa delle tavole fotografiche in un formato così grande e al livello ottenuto era considerata impresa impossibile; così come impensabile era secondo molti incastonare nella coperta superiore di velluto un rilievo marmoreo – tratto dalle stesse cave cui si rivolgeva Michelangelo – che riproduce la "Madonna della Scala".
Ne è nata una monumentale opera d’arte che fa rivivere, oggi, i fasti antichi dei libri di committenza regale. Il volume pesa ben 20 kg, costa 100 mila euro ed è stato realizzato in soli 99 esemplari, uno dei quali è stato donato al Comune di Bologna.
Il sindaco Sergio Cofferati lo ha poi assegnato alla Biblioteca dell’Archiginnasio, naturale custode della memoria storica bolognese, per trovarvi degna collocazione tra le rarità bibliografiche e artistiche che fin dalla fondazione connotano il patrimonio dell’Istituto civico.
Michelangelo, la dotta mano, fotografie di Aurelio Amendola, introduzione di Antonio Paolucci, note critiche di Pina Ragionieri, con Vita di Michelagnolo Buonaruoti, di Giorgio Vasari, Villanova di Castenaso, FMR Art'è, 2008,p. XIII, 239, ill. alcune sormontate, 70 cm. + 1 stampa originale di Aurelio Amendola autografata (segnatura di collocazione: 16. MICHELANGELO 1/1).
(Per un'anteprima del volume:http://www.fmronline.it)


Mostre in Archiginnasio e mostre in rete

L'Archiginnasio prosegue il progetto di conoscenza della propria storia e valorizzazione del proprio materiale, anche mediante mostre iconografiche e documentarie:

L'Archiginnasio. Immagini del Palazzo e della Biblioteca. Quadriloggiato superiore dell'Archiginnasio
L'esposizione presenta una ricca scelta di immagini che riproducono incisioni e acquerelli, conservati nelle raccolte della biblioteca e raffiguranti l'edificio monumentale già sede dell'Università e dal 1838 della Biblioteca Civica più importante d'Italia

“Tesori in soffitta”. 10 anni di catalogazione informatizzata dei 'fondi pregressi', Ambulacro dei Legisti, davanti alla Sala dello Stabat Mater
La mostra testimonia i frutti di un imponente lavoro di catalogazione informatizzata degli stampati, grazie al quale nello scorso decennio è stato possibile rendere disponibili al pubblico più di 260 mila volumi, di cui quasi centomila appartenenti ai cosiddetti "fondi pregressi". Qui sono presentati i principali: Tanari, Bolaffio, Venturini, Palmieri, Bussolari, Sorbelli, Casa del Fascio, Boeris, Rabbi, Borsi, Saitta,che contengono molti libri antichi e comunque preziosi come documentazione storica. ll lavoro di recupero è stato reso possibile anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Orario: lunedì-venerdì ore 9-18.30; sabato ore 9-13.30. Ingresso libero.

>>> Nel portale Internet culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d'Autore, è stata accolta un'altra delle mostre virtuali dell'Archiginnasio: dopo Carducci e l'Archiginnasio,è ora la volta di Donne nell'arte. Robes et femmes nella Belle Epoque,una mostra di opere grafiche di artisti del primo Novecento (Enrico Sacchetti, Marcello Dudovich e Raphael Kirchner) che era stata organizzata dalla Biblioteca in occasione del centenario dell'Otto marzo, nell'ambito dell'evento "La donna nell'arte" promosso dallo stesso Ministero per i Beni e le Attività Culturali
(http://www.internetculturale.it/genera.jsp?s=10; http://badigit.comune.bologna.it/mostre/robes_et_femmes/0.htm)

Novità utili nel sito dell'Archiginnasio

Negli ultimi anni, fors'anche grazie ad una più diffusa conoscenza del patrimonio dell'Archiginnasio, si è assistito ad una crescente richiesta, inoltrata da parte di musei, pinacoteche, istituti d'arte e di cultura, italiani e stranieri, di ricevere in prestito per esposizioni il nostro materiale iconografico, bibliografico e documentario. Di conseguenza, sia per facilitare l'organizzazione di tali eventi, sia al contempo tutelare "tesori" che appartengono alla città, nella rubrica Servizi del sito internet dell'Archiginnasio sono state inserite, con i relativi moduli scaricabili, le "Norme per il prestito temporaneo di opere d'arte e documenti per mostre ed esposizioni in Italia e all'estero", elaborate applicando la più recente normativa di riferimento:
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004, articolo n. 48 per mostre in Italia, e articolo n. 66 per mostre all'estero);
- Linee guida sui prestiti per mostra dell'International Federation of Library Associations and Institutions (luglio 2000).
(http://www.archiginnasio.it/html/prestiti_mostre.htm)

L'intensa attività che vede sempre più impegnato l'Archiginnasio sul fronte della promozione di eventi culturali, prodotti e ospitati, ha consigliato inoltre l'opportunità di aggiungere alla rubrica Eventi due nuove pagine, dedicate rispettivamente a
- Conferenze stampa (http://www.archiginnasio.it/html/area_stampa.htm), organizzate cronologicamente per eventi, con allegati inviti, notizie e immagini;
- Rassegna stampa (http://www.archiginnasio.it/html/rassegna_stampa.htm), che permette la lettura degli articoli usciti su quotidiani e riviste, relativi agli eventi stessi.
Utili soprattutto per gli operatori della comunicazione e della stampa, queste pagine web interessano però chiunque voglia farsi un'idea dell'immagine che di sé la Biblioteca diffonde con le proprie iniziative, e dell'eco che, non solo a livello locale, ne rimbalza.

Libri e documenti dell'Archiginnasio in mostra presso altri Istituti

Dodici disegni di architettura opera di artisti come Filippo Juvarra, Bernardo Vittone e Pelagio Palagi, realizzati sotto l'impulso dei Savoia che vollero trasformare Torino in una capitale all'altezza delle più note sedi delle corti europee, sono stati prestati alla mostra Guarini, Juvarra, Antonelli. Segni e simboli per Torino, Torino, Fondazione Palazzo Bricherasio, via Lagrange 20, 27 giugno - 14 settembre 2008. L'esposizione curata da Giuseppe Dardanello si è inaugurata contemporaneamente allo svolgimento del XXIII Congresso mondiale dell'architettura.

Dieci disegni giovanili di Pelagio Palagi, quando lavorava con il Basoli sotto la guida del committente Carlo Filippo Aldrovandi nel palazzo di via Galliera, sono esposti in riproduzione per gli ultimi mesi di apertura della mostra: Antonio Basoli, ornatista, scenografo, pittore di paesaggio, Pinacoteca Nazionale e Accademia di Belle Arti di Bologna, Sale delle Belle Arti, prorogata fino al termine di settembre 2008.

Orario estivo del Palazzo e della Biblioteca
Dall'1 al 17 agosto: chiusura totale; dal 18 al 30 agosto: apertura dalle ore 9 alle ore 13,45.
Il palazzo rimarrà aperto alle visite turistiche, nei giorni feriali, dall'1 al 30 agosto, dalle ore 9 alle ore 13,45

 


10-7-08