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ARCHINEWS. Newsletter della Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna. 17 marzo 2005, n. 48
a cura di Valeria Roncuzzi e Sandra Saccone

In questo numero: DUE NUOVE MOSTRE IN ARCHIGINNASIO

> Venerdì 18 marzo 2005 alle ore 17 si inaugura, con una cerimonia nello Stabat Mater, la mostra:
TERRE E LIBERTA'. Italia e Polonia dall'Ottocento e dalla guerra di liberazione all'Europa di oggi.
Intervengono: Pier Ugo Calzolari, Magnifico Rettore dell'Università di Bologna; Kazimierz Ujazdovski, Vicepresidente della Dieta della Repubblica di Polonia; Andrea De Maria, Vicepresidente della Provincia di Bologna; Adriana Scaramuzzino, Vicesindaco del Comune di Bologna.

L'esposizione, aperta fino al 27 aprile 2005, è promossa dal Dipartimento di discipline storiche dell'Università di Bologna, in collaborazione con l'IBC e con la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio. Hanno concesso il Patrocinio: la Regione Emilia-Romagna - Comitato per il Sessantesimo - Comune e Provincia di Bologna, l'Ambasciata di Polonia in Roma e il Consolato Generale di Polonia in Milano.
Fotografie, riproduzioni di documenti e oggetti ripercorrono le vicende e le manifestazioni di solidarietà che nell'Otto e Novecento alimentarono generose battaglie per la conquista dell'indipendenza e della libertà che videro insieme patrioti italiani e polacchi.
Fra i documenti spiccano gli atti del Comune di Bologna, sulla base dei quali, il 7 ottobre 1945, il sindaco Giuseppe Dozza, insignì della cittadinanza onoraria il generale Wadislaw Anders e 15 ufficiali del II Corpo d'armata polacco che il 21 aprile del 1945 entrarono per primi in Bologna a liberare la città.
Nella mostra saranno anche esposti materiali a stampa e libri dell'Accademia Adam Mickiewicz fondata a Bologna nel 1879: un organismo che dimostrò notevole vitalità e assunse iniziative di qualità che valorizzarono la storia e la letteratura polono-slava a livello nazionale ed europeo. Gran parte del materiale di quella accademia andò distrutto nel bombardamento di Bologna del 29 gennaio 1944, e, in conseguenza di ciò, nella mostra verrà esposto soltanto un nucleo significativo di documenti e di libri che però consentono di comprendere il ruolo svolto dall'Accademia Mickiewicz.
E' emblematico il fatto che la mostra venga allestita nel grandioso edificio cinquecentesco dell'Archiginnasio, ovvero in un Palazzo che per alcuni secoli fu sede dell'Università e che è ricco di affreschi e di lapidi, e sui cui muri vi sono ben seimila stemmi policromi affrescati o in rilievo appartenenti a scolari o a personaggi che hanno frequentato l'Università. Tra questi, numerosi sono quelli di studenti polacchi: una vivida testimonianza di quanto siano profonde le radici dell'Europa di oggi.

Orari: 9.30 - 18.45; chiuso sabato pomeriggio e domenica. Ingresso gratuito
Info: Associazione Arco Tel. 051- 493801

> Si è appena inaugurata, e prosegue fino al 27 aprile 2005, nel Quadriloggiato superiore la mostra di documenti e fotografie:
UNA PASSIONE BALCANICA. Politica coloniale, affari e botanica tra la dissoluzione dell’impero ottomano e la seconda guerra mondiale. Il fondo "Antonio Baldacci" in mostra all’Archiginnasio
curata da Maria Grazia Bollini e Anna Manfron.

Le carte e i libri di Antonio Baldacci (Bologna 1867-1950), singolare figura di botanico-viaggiatore-geografo-etnologo, testimoniano l’intensa attività condotta per oltre cinquant’anni da un bolognese "divorato" da una vera e propria passione per il mondo balcanico affacciato sull’Adriatico.
La mostra costituisce l’occasione per presentare al pubblico i risultati del lavoro di inventariazione scientifica dell’archivio, composto dalle carte e dai documenti prodotti o appartenuti ad Antonio Baldacci, che dal 1899 ricoprì la cattedra di Botanica e dal 1901 quella di Geografia presso l’ateneo bolognese, per essere poi incaricato nel 1902 dell’insegnamento di Geografia politica e coloniale nella Scuola Diplomatico-Coloniale annessa all’Università di Roma, e che compì tra il 1885 e il 1904 numerose spedizioni scientifiche in Montenegro, Albania, Epiro e Creta. Nel corso di questi viaggi accumulò non solo un copioso bagaglio di minuziose osservazioni scientifiche che riversò in un centinaio di pubblicazioni fra monografie e articoli, ma anche di conoscenze e amicizie che si rivelarono particolarmente utili per gli interessi economici, politici e militari del Governo italiano sull’altra sponda dell’Adriatico. Dal Ministero degli Esteri, dell’Interno e della Marina gli furono infatti affidati numerosi incarichi di carattere conoscitivo e anche diplomatico, che si intersecarono con le sue attività di studioso. Nella mostra sono esposte, oltre ad una scelta di lettere e documenti dall’archivio personale dello studioso, molte fotografie che illustrano la cultura e i costumi dei luoghi visitati, tra cui quelle scattate dallo stesso Baldacci, e le splendide immagini realizzate dallo Studio fotografico Marubi di Scutari.
Il lascito Baldacci, giunto all’Archiginnasio nel 2001, per il tramite dei nipoti Lorenzo e Maria Teresa Arus, perpetua così la tradizione secondo la quale la Biblioteca civica si è formata e si arricchisce grazie ai lasciti testamentari e alle donazioni di illustri cittadini che l’hanno eletta come custode delle memorie della comunità bolognese.
Il fondo archivistico "Antonio Baldacci", conservato nella Sezione dei manoscritti e dei rari, comprende un carteggio con oltre 38.900 lettere ricevute, 2.799 cartoline e altra corrispondenza, carte e documenti personali, minute e bozze di stampa, 6.092 biglietti da visita, 1.566 fotografie, 379 carte geografiche.
La biblioteca Baldacci, composta da circa 4.000 tra volumi, opuscoli e periodici, è stata schedata nel catalogo on line del Servizio Bibliotecario Nazionale dando conto delle caratteristiche dei singoli volumi, come dediche e note manoscritte, appunti, biglietti, ritagli di giornale inseriti tra le pagine.
Alla mostra organizzata dall’Archiginnasio viene contemporaneamente ad aggiungersi, grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna, la pubblicazione dell’inventario di questo corposo archivio: Una passione balcanica tra affari, botanica e politica coloniale. Il fondo Antonio Baldacci nella Biblioteca dell’Archiginnasio (1884-1950), a cura di Maria Grazia Bollini, Bologna, Comune di Bologna, 2005, 830 p., quarto volume della collana "Biblioteca de "L’Archiginnasio"", destinato certamente a diventare strumento prezioso per quanti vorranno studiare non solo la botanica e l’etnologia del mondo balcanico, ma anche la storia di quei territori negli anni che videro lo sfaldarsi dell’Impero Ottomano, la nascita di nuove realtà statali affacciate sulla riva orientale dell’Adriatico, il dispiegarsi (dall’età di Crispi al regime fascista) degli interessi economici e coloniali italiani nell’area.

Orari di apertura della mostra: lunedì – venerdì ore 9 - 18,45; sabato ore 9 - 13,45; Ingresso gratuito
Bologna, Biblioteca dell’Archiginnasio - Piazza Galvani, 1- tel. 051/276811- http://www.archiginnasio.it

 


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