Giovedì 17 maggio, ore 17.30
- Sala dello Stabat Mater
Umberto Eco e Anna Ottani Cavina presentano il libro di Roberto Calasso
Il rosa Tiepolo (Milano, Adelphi editore, 2006, Collana "Biblioteca
Adelphi", p. 320, € 32,00)
In collaborazione con Adelphi e Librerie.coop
Tiepolo passò la vita a eseguire opere su commissione in chiese,
palazzi, ville. Talvolta affrescando vasti soffitti, come per la Residenz
di Würzburg o per il Palazzo Reale di Madrid. Intorno scorreva la vita
di unepoca il Settecento che lo apprezzò e ammirò,
ma senza troppo preoccuparsi di capirlo. Così fu più facile
per Tiepolo sfuggirgli, quando volle dedicarsi a effigiare il suo segreto,
che tale è rimasto, in una sequenza di trentatré incisioni:
i Capricci e gli Scherzi. Ciascuno di quei fogli è il capitolo di
un romanzo nero, abbagliante e muto, popolato da personaggi disparati e
sconcertanti: efebi fiorenti, Satiresse, Orientali esoterici, gufi, serpenti
e anche Pulcinella e Morte. Li ritroveremo tutti nelle pagine di
questo libro, insieme con Venere, Tempo, Mosè, numerosi angeli, Armida,
Cleopatra e Beatrice di Burgundia: una variegata, zingaresca compagnia sempre
in cammino, tribù profetica dalle pupille ardenti, come
suona un verso di Baudelaire.
Oltre che un intermezzo smagliante nella storia della pittura, Tiepolo fu
un modo di manifestarsi delle forme, un certo stile nellostentarsi
della loro sfida. Le sue figure rivelavano una fluidità senza ostacoli
e senza sforzi. Accedevano a tutti i cieli, senza dimenticare la terra,
incarnando per unultima volta quella virtù suprema della civiltà
italiana che è stata la sprezzatura. Non cè artista
più adatto a mostrare ciò che Nietzsche chiamava lOlimpo
dellapparenza.
Dopo La rovina di Kasch, Le nozze di Cadmo e Armonia, Ka e K., Il rosa
Tiepolo si presenta come quinto pannello di unopera in corso dove
tutte le parti elaborano materie molto diverse e tutte sono strettamente
connesse fra loro, mentre nessuna è assegnabile a un genere canonico.
Qui, fra laltro, più di ottanta immagini fanno da contrappunto
al testo, in una sorta di osmosi fra parola e figure. (Dal risvolto di copertina)
Roberto Calasso, nato a Firenze, vive a Milano ed è presidente e consigliere delegato della casa editrice Adelphi. È autore di un work in progress di cui finora sono apparsi La rovina di Kasch (1983), Le nozze di Cadmo e Armonia (1988), Ka (1996), K. (2002). Ha pubblicato inoltre il romanzo L'impuro folle (1974), i saggi I quarantanove gradini (1991), La letteratura e gli dèi (2001)e La follia che viene dalle Ninfe (2005), e la raccolta di risvolti Cento lettere a uno sconosciuto (2003).
Tratto da: www.adelphi.it