Martedì 6 dicembre, ore 17.30 nella Sala dello Stabat Mater
Gianfranco Pasquino, Salvatore Veca, Walter Tega
discuteranno sul tema
Il risveglio della ragione? Filosofia e politica nella crisi italiana
in occasione della pubblicazione del volume
Impegno per la ragione. Il caso del neoilluminismo
a cura di Walter Tega
(Il Mulino, collana "Istituto Italiano Scienze Umane. Dialoghi",
2011, 288 p., € 22,00)
Saggi di: Walter Tega, Giuseppe Cacciatore, Massimo Mori, Salvatore Veca,
Annarita Angelini, Paolo Parrini, Giovanni Matteucci, Enrico Bellone, Emilio
Renzi.
Questo volume propone una rilettura delle origini e degli esiti più
rilevanti di quel movimento filosofico italiano che si denominò neoilluminismo.
L'intreccio tra i contesti, le tematiche e gli autori analizzati nei diversi
contributi qui raccolti, consente di seguire il percorso di una riflessione
filosofica tra le più rilevanti nella vicenda culturale del nostro
paese e fortemente legata a quella internazionale. In quel percorso si distinsero
situazioni accademiche di particolare vivacità come quelle di Torino
e Milano, e personalità di rilievo quali, in particolare, quelle
di Banfi, Abbagnano, Bobbio, Geymonat e Preti. I molti vettori che si manifestarono
nel corso di una lunga attività, affidata a una serie di convegni
che si svolsero tra il 1953 e il 1962, non diedero luogo né a una
scuola né a un sistema, ma ad un'ampia varietà di indirizzi
volti ad analizzare i rapporti tra scienza e filosofia, i nuovi orientamenti
delle scienze sociali, dell'antropologia, dell'analisi del linguaggio, della
storiografia filosofica, caratterizzati dal rifiuto di ogni forma di metafisica
e dall'impegno all'esercizio di una ragione critica e antidogmatica, aperta
alla cultura e alla società.
Ne scrive Bobbio nel 1951, richiamando all'esigenza di «una filosofia
in lotta contro gli attacchi da qualsiasi parte provengano tanto
da quella dei tradizionalisti quanto da quella degli innovatori alla
libertà della ragione rischiaratrice». Si sono evocate parole
di Norberto Bobbio, si sarebbero potuti richiamare Ludovico Geymonat o Nicola
Abbagnano, ideatore di quellesperienza che come si legge nel
volume si configurò come «un'impresa intesa a raccogliere
sotto un unico progetto culturale studiosi che, nella diversità delle
ascendenze e formazioni, condividevano un ideale di rigore e di indipendenza
intellettuale». Un messaggio e un metodo oggi più che mai da
riproporre come modello intellettuale e politico.
Walter Tega è professore di Storia della filosofia nell'Università
di Bologna e direttore della rivista «Philosophia». La sua attività
di ricerca si concentra sulla cultura filosofica e scientifica dell'Illuminismo
e del Positivismo, sulla filosofia italiana del Novecento, nonché
sulla ricostruzione diacronica dell'ideale enciclopedico nella filosofia
europea dell'età moderna e contemporanea.
Ingresso libero