Le canzoni di re Enzio di Giovanni
Pascoli
Martedė 8 novembre, ore 17.30, Sala dello Stabat
Mater
Giuseppe Nava, Marilena Pasquali, Giorgio Tamba presentano la
nuova edizione di Le canzoni di re Enzio di Giovanni
Pascoli a cura di Massimo Castoldi (Pātron Editore,
2005)
Sullo sfondo della Bologna medievale e dei conflitti fra guelfi e ghibellini nelle Canzoni di re Enzio riaffiorano, in modo talvolta imprevedibile, i temi essenziali della poesia pascoliana. Il poeta vi risolve il rapporto tra storia e poesia, dando per la prima volta espressione compiuta al suo intimo confronto con Dante e con Carducci. Se ogni vicenda umana sembra precipitare lentamente nel gorgo del nulla, l’arte puō indicare all’uomo la via per il riscatto della propria libertā, in una rinnovata fiducia nella vita. Questo primo commento complessivo, oltre ad agevolare il lettore nella selva dei riferimenti storici e delle arditezze lessicali, si propone di cogliere elementi di continuitā col primo Pascoli e di ricercare una nuova interpretazione dell’intero ciclo di sei canzoni, rimasto incompiuto: La Canzone del Carroccio, La Canzone del Paradiso, La canzone dell’Olifante, pubblicate tra 1908 e 1909, La Canzone dello Studio, La Canzone del cor gentile, Biancofiore, mai scritte.
CONTENUTO DEL LIBRO
Introduzione - nota metrica - nota al testo - tavola
bibliografica - la Canzone del carroccio - la Canzone del
paradiso - la Canzone dell’Olifante - note di Pascoli -
appendice. Le canzoni di flor d’uliva - indice dei nomi
propri - indice delle opere citate di Pascoli, Carducci,
Dante e della Bibbia.