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PRESENTAZIONE DI LIBRI, CONVEGNI E CONFERENZE

    Martedì 9 ottobre 2007, ore 16
Il Dipartimento di Italianistica e il Dipartimento SITLeC dell’Università di Bologna, l’Accademia della Crusca, in collaborazione con la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna e con la SER.IN.AR di Forlì-Cesena, presentano il seminario:
Le ragioni della grammatica e le articolazioni del pensiero. La grammatica, fra teoria e didattica

Intervengono:
Francesco Sabatini (Presidente dell’Accademia della Crusca)
Maria Luisa Altieri Biagi (Professore emerito dell’Università di Bologna)
Elzbieta Jamrozik (Direttrice del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Varsavia e corrispondente estera dell’Accademia della Crusca)
Chairman: Fabrizio Frasnedi (Università di Bologna)

Il seminario si tiene nell’occasione dell’uscita del volume di Michele Prandi Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana (Torino, UTET, 2006)
Michele Prandi è Professore Ordinario di Linguistica generale presso la SSLMIT di Forlì direttore del Dipartimento SITLeC.

- Per i docenti di ogni ordine e grado di scuola, la partecipazione al seminario ha valore di corso di aggiornamento ai sensi della Direttiva Ministeriale 90/1 comma 3 del dicembre 2003.

La grammatica non funziona in modo uniforme: in alcuni casi ci impone regole non negoziabili, in altri ci lascia ampi margini di scelta. La struttura dei suoni, delle sillabe e delle parole, per esempio, risponde a regole rigide; all’altro estremo, un testo è il risultato delle scelte di chi lo ha scritto. Nella struttura della frase, che è lo snodo strategico dell’espressione, i due modi di funzionare si danno il cambio.
Le regole e le scelte di Michele Prandi descrive le risorse dell’italiano tenendo conto degli sviluppi della ricerca linguistica, nello sforzo costante di affrontare compiti eterogenei con strumenti concettuali differenziati, e di accompagnare l’inventario delle principali risorse grammaticali con un’esplicitazione sistematica delle basi concettuali dell’analisi.
In due punti l’impianto della grammatica si discosta dallo schema tradizionale. La trattazione della morfologia è spostata alla fine del volume, nella convinzione che lo studio delle classi di parole abbia il valore di un bilancio e di una messa alla prova del loro funzionamento nella frase semplice e complessa, nel testo e nella comunicazione.
L’analisi delle relazioni transfrastiche come la causa o la concessione, tradizionalmente parte dell’analisi del periodo, è preceduta dallo studio della coerenza e della coesione testuali, così da fare posto al vastissimo repertorio di risorse testuali che entrano in concorrenza con le risorse grammaticali per rispondere a compiti funzionali comuni. In questo modo la descrizione delle strategie di costruzione della coerenza e della coesione dei testi non è un capitolo separato, ma parte integrante della descrizione grammaticale. Una grammatica che non si limita a esporre aridamente elenchi di regole, ma che ne mette in luce le implicazioni profonde, per aiutarci a capire meglio la nostra lingua, e quindi a scrivere e parlare meglio: una grammatica che si consulta come un manuale e si legge come un racconto.