Arcangeli e gli altri. La critica d'arte a Bologna nel XX secolo.
Quattro incontri con Marilena Pasquali
La storia dell'arte non è fatta soltanto di artisti e opere, ma
anche di tutte quelle figure che a vario titolo contribuiscono a creare
un clima e a costruire una situazione culturale. Primi fra tutti, specialmente
nella seconda metà del XX secolo, sono i critici, che accompagnano,
introducono e a volte anticipano le scelte degli artisti, fornendo un quadro
d'insieme ed offrendo loro spunti di riflessione e motivi di incontro con
altri linguaggi ed altre personalità.
Proseguendo nell'indagine storico-critica avviata nelle passate stagioni
e che porterà alla pubblicazione di un volume specifico su L'Arte
a Bologna tra il 1880 e il 2000, Pasquali propone per la primavera 2010
quattro nuove conversazioni imperniate su altrettante figure emergenti critica
d'arte bolognese nei suoi diversi momenti storici: Nino Bertocchi, Francesco
Arcangeli, Franco Solmi e Francesca Alinovi.
Mercoledì 10 marzo ore 17.30
Nino Bertocchi e l'arte a Bologna tra le due guerre: intuizioni del nuovo
e difesa della tradizione (1920-1943)
Nino Bertocchi fu un personaggio di rilievo nella Bologna del primo
Novecento: critico militante e giornalista, fu pittore e scrittore, docente
di scenografia allAccademia di Bologna, laureato in ingegneria e autodidatta
nellarte, si formò guardando i macchiaioli toscani, Luigi Bertelli,
Courbet ma soprattutto Paul Cézanne, e studiando a fondo le mostre
che recensiva. Credette nei valori tradizionali dellarte, anche rischiando
di rimanere isolato rispetto alle avanguardie e si dedicò
soprattutto alla pittura di paesaggio, trovando in questo tema il modo di
esprimere il suo sentimento quasi religioso per la natura.
Fu uno dei protagonisti del dibattito culturale bolognese del ventennio.
Collaborò con Il Resto del Carlino, Italia Letteraria,
Frontespizio e Casabella.
Mercoledì 17 marzo ore 17.30
Francesco Arcangeli e l'Ultimo Naturalismo: nuove sfide, nuovi artisti
e nuove poetiche (1946-1964)
Marilena Pasquali parlerà della complessa personalità
di Arcangeli, dei suoi amori artistici e della sua poetica,
sostenuta da una concezione della vita e dellarte che si richiama
allesistenzialismo ed alla fenomenologia, ed incentrata sul binomio
generazione-degenerazione, vitalità-annullamento, vita-morte.
Mercoledì 24 marzo 2010 ore 17,30
Franco Solmi e la Nuova Figurazione: dall'arte di denuncia agli esordi
della Galleria d'Arte Moderna (1965-1978)
Lattività critica di Franco Solmi e il suo impegno per
la conoscenza e la diffusione dellarte moderna e contemporanea si
svolgono per più di un ventennio, dai primi anni Sessanta agli anni
Ottanta, in un periodo di grande crescita per Bologna.
Nel clima di partecipazione politico-sociale che vede particolarmente presenti
e attivi in città coloro che si occupano di cultura, Franco Solmi
opera in posizione emergente per serietà di proposta e ruolo istituzionale,
contribuendo a creare quella stagione memorabile che nel mondo ha fatto
conoscere ed apprezzare Bologna come uninvidiabile «isola felice».
Franco Solmi, laureatosi in Estetica con Luciano Anceschi, fu uno dei maggiori
esperti italiani di Morandi. Dopo essere stato segretario del Circolo di
cultura a Bologna, dal 1959 entrò a far parte dellAssessorato
alla Cultura guidato da Renato Zangheri.
Dal 1975 al 1987 diresse la nuova sede della Galleria comunale darte
moderna, costruita da Leone Pancaldi nel quartiere Fiera, di cui arricchì
le raccolte con acquisizioni di rara intelligenza critica e storica, cercando
di fare dellistituto una presenza attiva nella vita artistica cittadina.
Fu autore di numerosissimi studi su artisti moderni e contemporanei e curò
alcune grandi mostre di rilievo nazionale, come Tra rivolta e rivoluzione
(1972), La metafisica del quotidiano (1978) e Morandi e il suo
tempo (1985
Mercoledì 31 marzo 2010 ore 17.30
Francesca Alinovi e la provocazione giovane: il dilatarsi degli orizzonti
e l'arte degli anni Ottanta
Francesca Alinovi (Parma, 1948 Bologna, 1983) laureata all'Università
di Bologna con Francesco Arcangeli si è poi perfezionata con Renato
Barilli. Come critica d'arte si è occupata della storia delle avanguardie
e delle contaminazioni fra le varie arti: pittura, teatro, scultura e musica.
Attenta al panorama artistico contemporaneo è stata una sorta di
"talent scout" di giovani artisti italiani e ha organizzato numerose
mostre, come: Pittura Ambiente, Milano, Palazzo Reale, 1979;
I Nuovi Nuovi, Bologna, Galleria Comunale d'Arte Moderna, 1980; Italian
Wave, New York, Holly Solomon Gallery, 1980; Gli Anni Trenta (sezione
fotografica), Milano, Palazzo Reale, 1982; Registrazione di Frequenze,
Bologna, Galleria Comunale di Arte Moderna, 1982; L'informale in Italia,
Bologna, 1983; Una generazione post-moderna, Genova e Roma, 1982-1983.
Dal 1977 al 1982 ha curato anche le Settimane Internazionali della Performance
gestite dall'assessorato alla cultura di Bologna.
Le conversazioni saranno accompagnate dalla proiezione di immagini.