Martedì 27 maggio ore 17.30, nella Sala dello Stabat
Mater, presentazione del volume Il Liber Paradisus e le liberazioni collettive nel XIII secolo. Cento anni di studi (1906-2008) a cura di Armando Antonelli e Massimo Giansante (Venezia, Marsilio Editore, 2008, XLIII-443 p., € 39,00, collana 'Ricerche') Interverranno: Elisabetta Arioti, Angela Donati, Gianni Sofri, Giorgio Tamba, Carmelo Elio Tavilla, Angelo Varni |
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Questo secondo volume dedicato al Liber Paradisus,
completa un progetto editoriale avviato dalla Fondazione del Monte
di Bologna e Ravenna sin dal 2006 e promosso in collaborazione con
il Comune, la Deputazione di Storia patria per le Province di Romagna
e l'Archivio di Stato di Bologna, mentre nel 2007 una serie di iniziative
culturali avevano celebrato il 750° anniversario della liberazione
dei servi della città di Bologna. Questa nuova raccolta di saggi propone una scelta rappresentativa della ricerca che negli ultimi cento anni ha visto impegnati sul tema delle liberazioni collettive storici e giuristi di varia ispirazione. Vengono così ripubblicati alcuni testi ormai classici, ma pressoché introvabili, della storiografia giuridica dei primi del Novecento, ma anche i prodotti più rilevanti della storia economica e sociale dei decenni centrali del secolo e infine i risultati del rinnovamento metodologico e tematico testimoniato dagli studi più recenti. Giuristi, sociologi, storici dell'economia e dei sistemi politici, ma anche filologi e letterati sulle tracce di un instancabile cacciatore di miti come Giovanni Pascoli: tutti da sempre irresistibilmente attratti da un documento, il Liber Paradisus, e da un tema, la libertà e le sue negazioni, che con numerose domande in parte irrisolte conserva intatto il suo fascino e la sua dolorosa attualità. Armando Antonelli (1969), laureato in Storia Medievale presso l'Università di Bologna , ha conseguito il dottorato europeo in Filologia Romanza. Da oltre un decennio collabora con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e con alcune università italiane, svolgendo attività di archivista e ricercatore. E' autore di numerosi saggi comparsi in volumi miscellanei e riviste specialistiche, coautore - per i tipi di Marsilio - del volume Il Palazzo dei Bentivoglio. Nelle fonti del tempo (2006). Massimo Giansante (1956) ha studiato Storia Medievale presso le Università di Bologna e Torino; lavora dal 1985 all'Archivio di Stato di Bologna dove si occupa di documenti medievali e di archivi e didattica della storia. Insegna presso la Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica di Bologna. Ha studiato i problemi del credito in età comunale (Romeo Pepoli, banchiere bolognese, Bologna, 1991) e del linguaggio politico comunale (Retorica e politica nel Duecento, Roma, 1999). |