Mercoledì 24 novembre 2010, alle ore 17.30, Sala dello Stabat
Mater
Romano Prodi e Pietro Modiano presentano il libro di Marco Panara
La malattia dellOccidente. Perché il lavoro non vale più
"Mettere insieme declino del valore del lavoro e peggioramento della
qualità della democrazia non è una forzatura. Perché
c´è un rapporto diretto tra lavoro e democrazia, un rapporto
storico e biunivoco talmente forte che ne rende paralleli i destini. La
democrazia ateniese era fatta di uomini liberi e di schiavi, ove la democrazia
era appannaggio dei primi e il lavoro era riservato ai secondi. La democrazia
moderna è invece il frutto di un lunghissimo processo di liberazione
del lavoro.(
) La povertà, la paura della povertà, la
separazione del lavoro dai diritti, il ritorno ad una concezione del lavoro
bruta e legata alla sola sopravvivenza minacciano la democrazia. (
)
La discussione che ha portato alla formulazione dell'articolo 1 della Costituzione
italiana è illuminante. A sollevare la questione dell´inserimento
del concetto di lavoro è il cattolico Giorgio La Pira, che il 16
ottobre del 1946 nel corso dei lavori di una sottocommissione dell´Assemblea
Costituente propone il seguente articolo: «Il lavoro è il fondamento
di tutta la struttura sociale, e la sua partecipazione adeguata negli organismi
economici, sociali e politici, è condizione del nuovo carattere democratico»
(
). Democrazia e lavoro si intrecciano quindi e la missione del lavoro,
come fondamento della democrazia è darle la forza necessaria per
essere buona´, per essere una buona democrazia" .
Se il lavoro non vale più economicamente e non ha più efficacia
come collante sociale, anche la sinistra politica e le rappresentanze sindacali
hanno le loro responsabilità e insieme, forse, l'onere della ricostruzione.
Tornare a riconoscere il valore sociale del lavoro è la prima missione
di una classe politica che sappia davvero interpretare la novità
del XXI secolo, e ricostruirne il valore economico è il progetto
più moderno del quale possa dotarsi.
Marco Panara, giornalista per la Repubblica, si è
occupato di finanza presso la sede di Milano, è stato corrispondente
per lEstremo Oriente con base a Tokyo, responsabile del settore economico
e attualmente cura il supplemento Affari & Finanza. Insegna
alla Facoltà di Scienze politiche dellUniversità Orientale
di Napoli. Ha scritto un libro sulle piccole e medie imprese in Italia e
La scuola nuova (con Luigi Berlinguer, Laterza, 2001) sulla riforma
del sistema scolastico.