Mercoledì 29 ottobre 2008, ore 17 - Sala dello Stabat Mater
In occasione della pubblicazione del volume
Le istanze enuncianti
di Jean-Claude Coquet, a cura di Paolo Fabbri (Milano, Bruno Mondadori,
2008)
Renato Barilli, Paolo Fabbri, Francesco Marsciani e Maria Pia Pozzato discutono
di Semiotica e fenomenologia
Il libro fa parte della collana Il metodo semiotico diretta
da Paolo Fabbri.
Il volume raccoglie una serie di saggi e ricerche che indagano sui rapporti
che legano natura e linguaggio, percezione e comunicazione.
Jean-Claude Coquet, linguista, allievo di Benveniste e di Greimas, si occupa,
in queste pagine, non tanto di proporre una nuova differenza tra physis
e logos, ma di capire come i due universi si articolano, attraverso quali
operatori grammaticali il linguaggio sa farsi realizzazione della percezione.
Per un linguista-fenomenologo come Coquet, cè un continuum
tra il linguaggio, il mondo nel quale il soggetto si trova e sul quale agisce,
e lessere. La tenuta dellarticolazione tra natura e forme linguistiche
è alla base delle relazioni intersoggettive, dellinstaurazione
del rapporto con laltro.
Jean-Claude Coquet Specialista in scienze del linguaggio, ha insegnato
allUniversità di Uppsala in Svezia, e poi in Francia, allUniversità
di Poitiers, allÉcole des Hautes Études en Sciences
Sociales di Parigi e allUniversità di Parigi 8-Vincennes.
I suoi contributi principali sono dedicati alla letteratura, alla semiotica
generale, alla definizione del soggetto del discorso, al potere analitico
della fenomenologia, allo status delle istanze enuncianti. I suoi libri
sono stati tradotti in tedesco, inglese, cinese, spagnolo, portoghese, turco.
Ricordiamo i più recenti: La Quête du sens. Le langage en
question (P.U.F., Paris 1997); Physis et Logos. Une phénoménologie
du langage (Presses Universitaires de Vincennes, Paris 2007).
http://iuav.inet2.it/lisav/ricerca/pubblicazioni/pdf/COQUET.pdf