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PRESENTAZIONE DI LIBRI, CONVEGNI E CONFERENZE

Sabato 18 aprile 2009 ore 10 -14
Celebrazioni in occasione del CENTENARIO FNSI A BOLOGNA
Federazione Nazionale della Stampa Italiana


Nell'ambito delle Celebrazioni del Centenario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Bologna, 17/18 aprile 2009), si svolgeranno una cerimonia e un convegno nella Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio, storico palazzo dove nel febbraio del 1908 si tenne il primo congresso della Fnsi.
In apertura della cerimonia saranno presentati al pubblico il Manifesto napoleonico donato all'Archiginnasio dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e un Busto di Napoleone recentemente restaurato.

ore 10 Cerimonia di apertura e consegna della stampa storica
Apertura dei lavori
Saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Angelo Guglielmi
Consegna di una stampa storica al direttore dell’Archiginnasio, Pierangelo Bellettini
Saluti delle Autorità

ore 10.30, Convegno “Un secolo di contrattazione collettiva: verso una nuova contrattazione sindacale?”
Modera Roberto Natale, presidente della Fnsi.
Partecipano: il Segretario Generale dell’Ugl, Renata Polverini; il Segretario Confederale della Cgil, Fulvio Fammoni; il Segretario Confederale della Cisl, Alessandro Alberani; il Segretario Generale UST Bologna; il Segretario Confederale della Uil Paolo Pirani; il Sen. Tiziano Treu; e l’On. Giuliano Cazzola.
Conclude Franco Siddi Segretario Generale della Fnsi.

Ingresso libero

IL MANIFESTO NAPOLEONICO donato all’Archiginnasio
Il prezioso cimelio, destinato ad arricchire il patrimonio della Biblioteca Civica, offre una testimonianza della calorosa accoglienza tributata dai Bolognesi a Napoleone durante la visita compiuta dal 21 al 25 giugno 1805. L'evento suscitò una forte eco e, a memoria di quei giorni, restano nelle raccolte cittadine le cronache del celebre diarista Giuseppe Guidicini, i giornali con i resoconti, l'inno di Paolo Costa, lo stendardo della Guardia d’onore presentato all’Imperatore dalla Municipalità, e oggi, grazie al generoso dono della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, un raro cimelio bibliografico.
Il grande foglio volante (cm 101,5 x 71,5), su carta azzurrina, stampato a due colori, con ritoccature in oro e con due vignette calcografiche, intitolato Pel fausto arrivo in Bologna di Sua Maestà Napoleone I Imperadore de' Francesi, e Re d'Italia, edito a Bologna dalla Stamperia e Fonderia Sassi nel 1805, contiene un sonetto encomiastico dedicato con “sentimento di profondissimo ossequio e esultazione” al Bonaparte, che il 2 dicembre 1804 era diventato imperatore dei Francesi e che, il 26 maggio del 1805, nel Duomo di Milano, era stato incoronato Re d'Italia. Napoleone, che aveva affidato alti incarichi di governo ad alcuni esponenti dell'oligarchia bolognese, come Antonio Aldini, Carlo Caprara, Ferdinando Marescalchi, nell'organizzazione amministrativa del Regno aveva confermato per Bologna il ruolo di capitale del Dipartimento del Reno.
Il manifesto rivela tutta l'importanza della sua destinazione nell'eleganza tipografica dei caratteri, impreziositi da un capolettera inciso e dorato, e per la presenza di una 'testatina' anch'essa incisa all'acquaforte e raffigurante sullo sfondo della turrita Bologna, un'allegoria della Prosperità e della Libertà che trionfano sulla Tirannia, inghiottita dalle profondità di una grotta. L'incisione è eseguita secondo una tipologia molto diffusa a quel tempo, quando le immagini erano usate per diffondere i punti cardine del messaggio rivoluzionario e l’arte si fece veicolo e mezzo di educazione politica. Le testatine incise che figuravano sui documenti ufficiali dell’amministrazione, infatti, erano strumenti figurati di comunicazione dei principi fondativi, di formazione di un’identità ‘nazionale’ e di aggregazione del consenso sociale.

Il BUSTO DI NAPOLEONE IMPERATORE

Un pregevole calco in gesso di un busto di Napoleone, recentemente restaurato, viene esposto per la prima volta al pubblico, inserito, per affinità storica, nel percorso della mostra in corso “Grandi artisti per piccole opere. Una raccolta di incisioni delle Repubbliche Giacobine nelle collezioni dell'Archiginnasio”.
Si tratta di uno fra i migliori busti del sovrano per la resa dei tratti del volto, che ben interpretano il carattere del personaggio. Bonaparte vi è rappresentato nelle vesti di imperatore romano, seguendo i prototipi di derivazione classica ampiamente adottati dalla ritrattistica ufficiale dell’epoca.
Come ha rilevato un recente studio, la testa in gesso è identica all'erma in bronzo di François Masson (1745-1807), preparatoria del busto in marmo dell'Imperatore che gli venne commissionato dall'École de Medicine di Montpellier e oggi conservato dal Musée Napoléon di Arenenberg.
Il busto della Biblioteca dell'Archiginnasio ha molte affinità con il disegno di Pelagio Palagi esposto in mostra, in cui la testa di Napoleone imperatore, assiso in trono, riproduce esattamente l'erma in gesso. E, considerate le simpatie napoleoniche del noto artista bolognese, non è da escludere che la statua facesse parte della sua eredità, pervenuta come lascito all'Archiginnasio nel 1861.