25 giugno - 7 settembre 2011, ore 20-24
... metti un mercoledì sera d'estate
all'Archiginnasio
La Biblioteca comunale dellArchiginnasio, grazie ad un generoso contributo
di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di Ascom Bologna, propone
un calendario di appuntamenti serali al mercoledì, dalle 20.00 alle
24.00, per vivere la città destate: nella Sala dello Stabat
Mater incontri con gli autori e approfondimenti su temi di grande attualità;
nel Teatro Anatomico lo spettacolo Particolare lezione di anatomia (Il
corpo italico) di Paolo Maria Veronica e Roberto Malandrino; nel quadriloggiato
superiore la mostra Nascita di una nazione. Immagini del Risorgimento
italiano nelle raccolte dellArchiginnasio.
> PIEGHEVOLE (pdf)
Conferenze e incontri nella Sala dello Stabat Mater,
ore 21
Mercoledì 13 luglio 2011
Marilena Pasquali e Marco A. Bazzocchi presentano il volume «Tante
cose sarà meglio dirle a voce...». Lettere 1934-1945 di Cesare
Brandi e Giuseppe Raimondi (Pistoia, gli Ori, 2011)
Il volume, frutto di un lavoro di ricerca di quasi due anni e nato dalla
collaborazione fra il Centro Studi Giorgio Morandi e lIstituto di
Italianistica dellUniversità di Bologna, presenta la corrispondenza
inedita di due grandi figure della cultura italiana del XX secolo: lo storico
dellarte e studioso di teoria e tecnica del restauro e di museografia,
Cesare Brandi, e lo scrittore, studioso darte e giornalista, Giuseppe
Raimondi.
Il loro epistolario complessivo consta di più di 600 lettere, in
un arco di tempo molto ampio che copre un lungo periodo della storia culturale
italiana, dalla metà degli anni Trenta ai primi anni Settanta. Per
appronfondire lanalisi e rendere più agevole la lettura e la
consultazione del carteggio, si è preferito dividere in due parti
la ricerca, tenendo come spartiacque la fine della seconda guerra mondiale:
linsieme che ora viene pubblicato e che presenta soltanto la
prima parte del lavoro è formato da 284 lettere scritte da
Brandi e Raimondi tra il 3 gennaio 1934 ed il 29 aprile 1945.
Landamento della corrispondenza segue via via levolversi del
rapporto fra i due giovani studiosi: dai primi passi della conoscenza, a
Bologna, tra il 1934 e il 1935, al rinsaldarsi dellamicizia tra il
1936 ed il 1938; dagli anni che rappresentano il nucleo principale dellepistolario,
tra il 1939 ed il 1942 (ben centottantaquattro lettere), al crescere della
tensione nel perido 1943-44 e fino allultima cartolina di Brandi
del 29 aprile 1945, in cui paiono esplodere il sollievo del sapersi entrambi
vivi dopo la tragedia e la gioia di ritrovarsi, pronti a nuovi progetti
e nuove avventure.
Brandi e Raimondi parlano della loro vita quotidiana, dei problemi di lavoro,
degli affetti e della famiglia, ma parlano soprattutto di arte e di letteratura,
dei loro amici e colleghi, di ciò che accade in Italia, facendo rivivere
con le loro parole ma anche grazie al ricchissimo apparato di note
che accompagna le lettere un mondo vivissimo di rapporti, di figure,
di studi.