Italiani senza onore. I crimini in Jugoslavia e i
processi negati (1941-1951), a cura di Costantino Di
Sante
Venerdì 6 maggio, ore 17.30
Il sen. Walter Vitali (componente della Commissione
parlamentare d'inchiesta sui crimini nazifascisti), il prof.
Alberto De Bernardi (direttore del Dipartimento di Discipline
Storiche dell'Università di Bologna), il prof. Gustavo Corni
(Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell'Università di
Trento) presentano:
Costantino Di Sante (a cura di), Italiani senza onore. I
crimini in Jugoslavia e i processi negati (1941-1951).
Ombre corte, Verona 2005.
Sarà presente il curatore.
L'incontro è organizzato in collaborazione con il
Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università di
Bologna e la casa editrice Ombre corte.
Il libro
All'aggressione militare della Jugoslavia da parte italiana
dell'aprile 1941 seguì, nei ventinove mesi dell'occupazione,
una politica di "pacificazione"attuata attraverso l'esercizio
sistematico e pianificato della violenza ai danni della
popolazione civile. All'indomani della cessazione della
guerra, il governo jugoslavo presieduto da Tito reclamò,
perché potessero essere giudicati, i militari e civili
italiani ritenuti responsabili dei crimini. Nonostante gli
accordi internazionali prevedessero la loro estradizione, il
governo italiano si mosse per evitarne la consegna e impedire
che i processi venissero celebrati, negando di fatto la
possibilità che di quei crimini si potesse serbare una
memoria giudiziaria. Ciò fu possibile anche grazie alle
controrelazioni realizzate nel 1945 dallo Stato Maggiore
dell'esercito, nelle quali si sminuivano le accuse jugoslave,
addossando la responsabilità delle violenze commesse alla
guerra fratricida esplosa tra le popolazioni slave e alle
aggressioni portate dal movimento partigiano alle truppe
italiane.
Per la prima volta presentati nella loro interezza, l'atto
d'accusa jugoslavo e i documenti della difesa italiana, qui
raccolti e commentati, risultano uno strumento prezioso per
comprendere le logiche e i metodi che si accompagnarono alla
spietata occupazione italiana e per far luce sulle
responsabilità nella copertura e nell'insabbiamento dei
crimini.
L'autore
Costantino Di Sante è ricercatore presso l'Istituto regionale
per la storia del Movimento di Liberazione delle Marche e
responsabile della Biblioteca provinciale di storia
contemporanea di Ascoli Piceno. Tra le sue pubblicazioni,
L'internamento civile nell'ascolano. Il campo di
concentramento di Servigliano 1940-1944 (Ascoli Piceno,
1998) e il catalogo della mostra Fascismo e Resistenza nel
Piceno (Ascoli Piceno, 2003). Ha curato I campi di
concentramento in Italia. Dall'internamento alla
deportazione, 1940-1945 (Milano, 2002).