Lunedì 12 maggio ore 17.30, nella Sala dello Stabat Mater
Poeti e notai nella Bologna dei tempi di Dante
Recital di rime due-trecentesche con lattore Matteo Belli
Interventi di:
Enrico Marmocchi, Sandro Orlando, Emilio Pasquini
I testi raccolti nel volume Rime due e trecentesche tratte dallArchivio
di Stato di Bologna, edizione critica a cura di Sandro Orlando, con
la consulenza archivistica di Giorgio Marcon, pubblicato a Bologna nel 2005
dalla Commissione per i testi di lingua e distribuito dalla Casa editrice
Forni, sono pervenuti fino a noi grazie allabitudine dei notai bolognesi
dellepoca di trascrivere poesie in volgare negli spazi vuoti degli
atti giuridici da essi compilati, quindi conservati nella raccolta istituita
nel 1265 e intitolata Memoriali bolognesi.
Questi notai, le rime, le trascrivevano, per ammazzar tempo, a memoria,
come sosteneva Carducci, che fu il primo a occuparsene? Oppure per affermare
il loro diritto alla cultura, fino a quel momento privilegio delle classi
più elevate? O, ancora, per riempire semplicemente gli spazi vuoti
e così impedire eventuali contraffazioni dei contenuti giuridici?
Ovvero per desiderio di diffondere le ultime tendenze letterarie? O altro
ancora?
Quel che pare certo è che si trattò di unabitudine peculiare
di Bologna, nel periodo compreso tra il 1279 e il primo quarto del secolo
XIV: anni centrali per la poesia in volgare e per laffermarsi dello
Stilnovo, cui la città di Bologna non fu certamente estranea.
Quale parte ebbero i Notai in questo sviluppo? Certamente una parte di primo
piano, e non solo perché alcuni dei principali rappresentanti dello
Stilnovo svolgevano appunto tale professione.
L'attore
Attore dalle molte voci, sinfonico come si definisce lui stesso
per la capacità di riassumere in sé lintero complesso
orchestrale di gesti, voci ed espressioni, Matteo Belli è uno straordinario
interprete, in grado di mescolare con padronanza assoluta una ventina di
risonatori della voce parlata e ricavarne una tavolozza potenzialmente infinita
di colori e timbri della struttura armonica. Bolognese, dal 1989 lavora
in teatro come autore, regista, mimo-fantasista e attore, realizzando spettacoli
in un confronto continuo con testi classici e autori contemporanei. Tra
i più recenti progetti: "Genti, intendete questo sermone"
(monologhi giullareschi medioevali e moderni); "Ora X: Inferno di Dante";
"Il suono del paesaggio" (concerto poetico per voce sola). Il
felice connubio che vede sul palco attori e musicisti, ampiamente sperimentato
da Matteo Belli, lo induce a ricercare anche come autore opere in cui il
tessuto letterario s'intreccia e si completa nell'esecuzione musicale dal
vivo, come in "Del mondo ho cercato - Poesia e musica medioevale italiana"
con il Trio di musica antica "Giocolari del Micrologus" (1999);
"Concerto dal VI libro dell'Eneide", con le musiche di P. Vivaldi,
da cui è stato tratto un CD (2000). È stato ospite di trasmissioni
televisive in Italia e allestero. È direttore artistico di
"Ci sarà una volta
Radici antiche e nuovi orizzonti del
Teatro d'Arte Popolare", "Parola d'attore" e "Verba
volant", rassegna di letture e spettacoli per piccolo palcoscenico.
(http://www.kaleidosmusica.it/artisti/belli.htm)
Incontro organizzato da La Società di Lettura, con il Patrocinio del Consiglio notarile di Bologna
Ingresso libero
INFO: Biblioteca dell'Archiginnasio tel.051-276811; La Società di
Lettura - tel/fax: 051331976 cell.: 3395627552 luisa.marchini@fastwebnet.it