Bologna - Lunedì 16 gennaio 2012, ore 17.30
Sala dello Stabat Mater, Biblioteca dell'Archiginnasio
Fondazione Unipolis e librerie.coop
presentano il nuovo libro di
Don Luigi Ciotti
La speranza non è in vendita (Giunti Editori)
Intervengono
Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera
Virginio Merola, Sindaco di Bologna
Andrea Canevaro, Università di Bologna
Stefania Pellegrini, Università di Bologna
Coordina Michele Smargiassi, giornalista
"Finché c'è vita c'è speranza". Il detto è molto antico ma vero solo per metà. Non basta infatti essere vivi, per sperare: bisogna anche credere nella giustizia e impegnarsi a costruirla. Non è sufficiente indignarsi, riempire le piazze, esibire mani pulite, un profilo morale trasparente. Bisogna trasformare la denuncia dell'ingiustizia in impegno per costruire giustizia. Questi i grandi temi che scandiscono i capitoli del libro, nei quali Don Ciotti, fondatore di "Gruppo Abele" e" Libera", invita a scommettere di nuovo sulle ragioni dell'impegno: Diseguaglianze, Migranti, Solidarietà e Diritti, Democrazia, Costituzione, Mafie e Chiese che "interferiscono", Legalità, Educazione e Responsabilità, Speranza. Con la concretezza che viene dal grande lavoro nel sociale, questo libro di Don Ciotti offre le ragioni per reagire al decadimento politico e culturale; un invito puntuale e incalzante per la mobilitazione di tutti.
Don Luigi Ciotti nasce il 10 settembre 1945. Nel 1965, insieme ad alcuni
amici, promuove un gruppo di impegno giovanile che prenderà in seguito
il nome di Gruppo Abele. Fra le sue prime attività, un progetto educativo
negli istituti di pena minorili e la nascita di alcune comunità per
adolescenti alternative al carcere.
Nel 1972 Ciotti viene ordinato sacerdote e come parrocchia gli viene affidata
la strada Proprio sulla strada, il Gruppo Abele inaugura il Centro
Droga, cui seguirà lapertura di alcune comunità
occupandosi non solo di droga, ma anche di disagio sociale nel modo più
ampio possibile. fino ad arrivare anche a progetti di cooperazione internazionale.
Nel 1982 don Ciotti contribuisce alla nascita del Coordinamento nazionale
delle comunità di accoglienza (CNCA), presiedendolo per dieci anni,
e nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta contro
l'AIDS (LILA) per la difesa dei diritti delle persone sieropositive, della
quale pure sarà presidente.
Negli anni 90 limpegno di don Ciotti si allarga al contrasto alla
criminalità organizzata. Dopo le stragi di Capaci e via dAmelio
dellestate del 1992, fonda il mensile "Narcomafie"
di cui sarà a lungo direttore e nel 1995 il coordinamento
di "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", oggi
punto di riferimento per oltre 1.600 realtà nazionali e internazionali.
Ingresso libero