Giovedì 19 aprile 2007 ore 17,30
"Un italiano scomodo. Attualità e necessità
di Antonio Cederna."
a cura di Maria Pia Guermandi e Valeria Cicala
Intervengono: Ezio Raimondi, Pierluigi Cervellati, Andrea Emiliani, Francesco
Erbani e le curatrici del volume
Verrà proiettata l'intervista ad Antonio Cederna realizzata, per
la trasmissione Rai "Bell'Italia", nel 1993 da Fernando Ferrigno
Dieci anni fa ci lasciava Antonio Cederna, giornalista, urbanista e difensore
instancabile del nostro patrimonio culturale e paesaggistico. Cederna ha
raccontato un'Italia, quella della seconda metà del secolo scorso,
che andava sacrificando, a una malintesa idea del progresso e della modernità,
una delle risorse più fragili e irriproducibili: i beni culturali
e naturali. Ha raccontato e denunciato, attraverso i suoi articoli e il
suo impegno civile e politico, l'attacco della speculazione edilizia sui
nostri centri storici e sulle nostre città, l'incuria e lo spregio
responsabili del degrado dei nostri beni culturali e del loro stato di abbandono,
i danni ambientali prodotti dalla cementificazione selvaggia e dallo sfruttamento
senza regole del territorio.
Per commemorare Antonio Cederna, il cui pensiero, per tanti aspetti, l'Istituto
Beni Culturali sente a sé molto vicino, sono stati chiamati a ricordarne
la figura e l'attività studiosi e amici: compagni di viaggio reali
e ideali che, assieme ai figli, ne hanno condiviso progetti, battaglie,
speranze, spesso anche grandi delusioni.
I contributi, nel loro insieme, offrono un'ampia analisi dell'opera dell'intellettuale
milanese, ma soffermarsi su Cederna è in qualche misura ripensare
anche all'Italia dei beni culturali, delle città e non solo, del
secondo Novecento e riscoprire l'importanza di interventi, di pagine da
cui ripartire.
Nel volume è inoltre presentata una breve raccolta di scritti di
Cederna, scelti dagli autori, che, per quanto ridotta, testimonia sia l'incisività
del suo lavoro che la vastità dei temi trattati, ma soprattutto la
scomoda, ma inalterata attualità, nei contenuti e nei metodi, di
un italiano controcorrente (tratto dalla quarta di copertina).