Bergson. Il filosofo del software di Renato
Barilli
Giovedì 26 maggio, ore 17,30
Presentazione del volume di Renato Barilli, Bergson. Il
filosofo del software (Cortina editore, 2005)
Intervengono insieme con l’autore: Rocco Ronchi
dell’Università dell’Aquila e Paolo Fabbri
dell’Università IUAV di Venezia.
Il libro
L'opera di Barilli dimostra che il pensiero bergsoniano è
pienamente conforme all’età in cui viviamo, fondata
sull’elettromagnetismo e l’elettronica. Infatti
se l’intelletto, come Bergson non si stanca di
denunciare, ha il torto di segmentare e frazionare i dati di
esperienza, ciò avviene perché esso è conforme alla civiltà
delle macchine, mentre la “durata”, il
concetto-base di cui egli si vale, corrisponde al carattere
fluenziale, continuo di quella che non a caso si chiama
“corrente elettrica”, o più in genere i fenomeni
di natura elettromagnetica stabiliscono attorno a sé il
cosiddetto “campo”, vale a dire un ambiente in
cui tutte le parti dialogano tra loro, trovandosi “in
rete”, in connessione reciproca.
Naturalmente Barilli non pretende di essere filosofo, ma
anche nello scrivere questo libro si ricorda di essere in
primo luogo un critico di letteratura e d’arte, che
però proprio in questi territori specifici trova le migliori
conferme della teoria bergsoniana. Infatti questa è
perfettamente d’accordo con la psicanalisi freudiana
nel sostenere che in ogni momento, per esigenze della vita
pratica, noi respingiamo in un deposito di memoria profonda
(inconscia) le esperienze che al momento non ci servono,
riducendo il nostro orizzonte a poche scelte essenziali.
Ebbene, i grandi narratori di oggi, a cominciare da Proust,
altro non fanno che andare a riprendere quel deposito
profondo, come lo psicanalista riporta alla luce le pulsioni
inconsce. Inoltre, il fatto che nella condotta di ogni giorno
stabiliamo un contatto diretto con le cose e l’ambiente
manda all’aria, in ambito artistico, la tradizionale
concezione secondo la quale l’arte rispecchia e
rappresenta il mondo esterno, aprendo invece la strada a quei
rapporti diretti che le ricerche di oggi affidano alle
installazioni e al comportamento.
(Dal comunicato stampa dell'Autore)
L’autore
Renato Barilli è professore Ordinario di Fenomenologia degli
stili al DAMS e Direttore del Dipartimento delle Arti Visive
dell’Università degli Studi di Bologna.
Ha scritto numerosi volumi di Estetica, di critica letteraria
e di critica d'arte.
· Scienza della cultura e fenomenologia degli stili,
Bologna, Il Mulino, varie ed.;
· Corso di estetica, Bologna, Il Mulino, 1989;
· Corso di retorica, Milano, Mondadori, 1994;
· L'arte contemporanea, Milano, Feltrinelli,
1984;
· L'alba del contemporaneo, Milano, Feltrinelli,
1996;
· Informale oggetto comportamento, Milano,
Feltrinelli, varie ed.;
· La neoavanguardia italiana, Bologna, Il Mulino,
1995;
· Robbe-Grillet e il romanzo postmoderno, Milano,
Mursia, 1998.