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AMARCORD ALL'ARCHIGINNASIO

Vorrei raccontarvi del perché l'Archiginnasio m'ha cambiato la vita.
Non credo che molti possano dire d'avervi deciso del proprio destino.
Io vivo a Bologna ancora solo perché m'è capitato, un giorno, di sapere che i Paralipomeni della Batracomiomachia Leopardi non li ha potuti vedere editi, perché furono stampati postumi a Parigi.
Insomma, per farla breve, volevo acquistarli, i Paralipomeni, in prima edizione, di Parigi, ricomprata da Le Monnier, e rivenduta come propria a Firenze, e in seguito ristampata con caratteri diversi, stesso numero di pagine, sempre da Le Monnier. Un groviglio di edizioni da 136 pagine, di tre stanze per pagina.
Ma io avevo davanti un'edizione di 108 pagine e stanze per pagina 4.
Mi venne incontro l'Archiginnasio, mi sollevò del peso di quell'indagine che, come spesso accade, ormai mi assorbiva per il mezzo dell'amore di sapere che tutti hanno sperimentato furente, e mi portò, per le sue stanze grondanti di stalattiti di emblemi e grappoli di antiche imprese, su per scalinate e per corridoi dal fascino conturbante, per le pagine di una bibliografia che mi rivelò, "si conosce una contraffazione napoletana dell'opera, con quattro stanze per pagina invece che tre".
PS: stavo per andare via da Bologna, trasferirmi in un'altra città. Quella gioia della mia mente che scopriva mi ha fermato.
Vivo ancora a Bologna per Leopardi e l'Archiginnasio.

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Da tempo volevo farlo, ringraziare di cuore tutto il personale della Biblioteca dell’Archiginnasio, grazie al quale sono riuscita a concludere dopo lunghe difficoltà, la mia tesi, svoltasi in gran parte proprio nella ricerca di materiale nascosto tra le mura di quell’antico palazzo..
Non ho più avuto il tempo di passare da quelle parti, perché sono di Roma, laureata a Bologna però, e colgo l’occasione per ringraziarvi anche di un’altra cosa: la passione che ho visto nelle persone che ho trovato in questa Biblioteca, mi hanno convinto a specializzami nella Scuola Speciale per archivisti e bibliotecari della Sapienza..
Vi ringrazio ancora per quei giorni d’ottobre, durante la tesi!!

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Ne ho trovati due, di libri, che penso mi possano interessare.
Devo fare una "tesina" con tre compagni di classe e la "prof." ci ha consigliato di cercare i testi all'Archiginnasio.
Gli altri hanno subito trovato una scusa e così mi sono ritrovata sola e intimidita a salire per la prima volta la scala che porta alla biblioteca.
Frequento la seconda liceo scientifico, ho quindici anni ed è il 1972. Nel corridoio che porta alla sala lettura c'è un gruppo di ragazzi immersi in una nuvola di fumo.
Entro.
Mi accoglie una sala che ha il profumo particolare delle sale dei palazzi antichi ed è piena di giovani e adulti che studiano in silenzio e ogni tanto si scambiano occhiate d'intesa.
Cerco un posto, appoggio i fogli per gli appunti e chiedo informazioni al banco.
Comincio a far passare i cartoncini nei cassetti alla ricerca dei testi.
Durante il liceo sono tornata molte altre volte all'Archiginnasio non solo per consultare i libri, ma anche per studiare nella sala lettura. Ho anche incontrato diversi ragazzi che, come me, trovavano l'ambiente particolarmente adatto per lo studio.
Desidero ringraziare per l'opportunità che mi è stata data allora come studente e per quella che ho avuto ieri sera, dopo trenta anni, di ritornare in un luogo così prezioso per tutti noi e così importante per la mia crescita.

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Desidero ringraziare tutti coloro che hanno organizzato e reso possibile la splendida iniziativa di ieri sera; visitare le sale dei depositi ci ha consentito di vedere i luoghi misteriori da cui spuntano i libri richiesti.
Il numero dei partecipanti per me non è stato un disagio ma la prova che serate e iniziative come questa dovrebbero ripetersi ... pensateci!!!!
Grazie al direttore e a tutti i bibliotecari-guide. ... Alla prossima occasione.
(un'utente ultimamente latitante e per questo motivata a partecipare